31 maggio 2012
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Biografia di Renato Mannheimer
• Milano 27 luglio 1947. Sociologo. Sondaggista. Presidente del Comitato scientifico dell’Istituto per gli studi sulla pubblica opinione (Ispo). Le sue analisi sono state pubblicate per oltre un decennio sul Corriere della Sera, fino al gennaio 2014, quando è stato sostituito da Nando Pagnoncelli. In seguito a collaborato con Il Foglio. Spesso ospite a Porta a Porta. «Avevo fatto piccolissimi sondaggi anche al liceo. Un po’ cretini: dove andare in gita scolastica, come utilizzare la macchina della Coca-Cola durante l’intervallo».
• Nel febbraio 2014 indagato dalla Procura di Milano: in quanto «amministratore e legale rappresentante» della Ispo Ricerche srl e di altre società a essa collegate è stato accusato di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale. Attraverso false fatture con tre società tunisine, tra il 2004 e il 2010, avrebbe evaso circa sette milioni di euro. Mannheimer si è dichiarato da subito «pentito» e «pronto a restituire al fisco tutto il dovuto».
• Dopo la sostituzione al Corriere della Sera con Pagnoncelli: «Il Corriere ha ritenuto opportuno sostituirmi, mi rendo conto della loro motivazione tuttavia nessuno ha messo in dubbio i miei sondaggi, e io scrivevo di sondaggi non di fisco» [Paolo Bracalini, Grn 29/1/2014].
• In seguito alle accuse di evasione fiscale, sempre nel febbraio 2014, si è dimesso dalla presidenza dell’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale.
• «Io sono nato a Milano da una famiglia che veniva dall’estero, dall’impero austro-ungarico con diramazioni tra Praga, Budapest, e Vienna. Mio padre venne dalla Svizzera a Milano con l’intenzione di andare in America. Ma il visto gli fu rifiutato, Milano gli piacque, erano gli anni del boom, mise su una fabbrichetta e rimanemmo qui. Quando avevo 13 anni mio padre morì e avemmo un momento di gravissima povertà. Io mi misi a lavorare a quattordici anni».
• «Ho fatto la Bocconi e l’ho fatta bene. Ho finito con 110 anche se è stato un periodo molto tormentato».
• «Da giovane era un contestatore, un rivoluzionario, un maoista che militava nel gruppo meno modernista che esistesse tra i sessantottini, Servire il Popolo, una specie di piccola chiesa, guidata da quell’Aldo Brandirali che si era messo perfino in testa di celebrare i “matrimoni del popolo”» (Claudio Sabelli Fioretti).
• Primo marito di Barbara Pollastrini. Sposato in seconde nozze con Maria Cacioppo.
• A febbraio 2014 si è dimesso dalla carica di presidente dell’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale. Nella lettera inviata a Mirko Coratti, presidente del Consiglio Comunale capitolino, la motivazione: Mannheimer, insieme ad altre nove persone, è coinvolto in un’inchiesta avviata dalla Procura di Milano per irregolarità fiscali. In particolare sulla testa sua e di altri quattro pesano l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale e all’utilizzo di false fatture per operazioni inesistenti (per circa 30 milioni di euro). In totale il presidente dell’Ispo deve all’Erario 10 milioni di euro che, assicura, restituirà.