31 maggio 2012
Tags : Teo Mammucari
Biografia di Teo Mammucari
• (Teodoro) Roma 12 agosto 1964. Conduttore tv. Si fa conoscere con Le iene (1999), poi Libero (2000 e 2004), Il protagonista (2002), Veline (2002 e 2004), Velone (2003), Mio Fratello è pakistano (2005) ecc. Da ultimo Lo show dei record (2012), La grande magia - The Illusionist (2013) Jump! Stasera mi tuffo (2013) e, dal 2013, è tornato alla conduzione Le Iene in coppia con Ilary Blasi. Ha anche recitato nel film di Giovanni Veronesi Streghe verso Nord (2001) e nella serie televisiva Piper (Canale 5, 2009).
• «Grazie a Dio su 16 programmi, di cui 12 totalmente nuovi e lanciati da me, non ne ho sbagliato mai uno. Io faccio satira comica, non sono cattivo, non attacco mai personalmente. Io scherzo».
• «Non sono né un bastardo né un santo. Tra l’A e la Z ci sono tante lettere in mezzo. Sono irriverente. È il mio modo di essere. Non assomiglio a Fiorello e neppure a Giletti. E non gli voglio somigliare».
• «A scuola facevo ridere tutti e anche in famiglia e, a vent’anni, mio fratello più grande dice “perché non vai a far ridere su una nave o in un villaggio?”. Ho fatto un provino con i punti in faccia, avevo avuto un incidente, e ho cominciato a lavorare nei villaggi».
• «Sono di famiglia umile, ho fatto tanti mestieri, impianti d’allarme, muratore, pittore. Ero bravo ma arrivavo sempre tardi nel cantiere e inventavo scuse. Ho fatto morire mia nonna quaranta volte, mio padre tre o quattro volte. Arrivavo, il capo incazzato. Se ti dicessi che m’è successo? Non voglio sapere, và a lavora’! Meglio così, quando lo saprai mi chiederai scusa! Ma che t’è successo? No, non te lo dico! Mi facevo pregare poi gli parlavo degli affetti più cari, se hai amato qualcuno per anni e lo perdi di colpo? A ora di pranzo dicevo la verità e tutti ridevano» (a Maria Pia Fusco).
• Si è iscritto a una scuola di teatro, ha fatto cabaret, poi Le iene: «Parlavo con i politici. Facevo domande senza dire niente, e loro rispondevano (...) Buttiglione. Gli parlai della canozza. Gli dissi: è il problema dei giovani, però ci stanno delle foto che si trovano su Internet, poi dice a loro, allora siamo stati i primi noi, o lei come politico onorevole crede che ci sia quello falso, ma da soli, allora sono i giovani che fanno... poi dice per carità, però lei sia sincero, onorevole, ha un affare con la canozza per i giovani? (...) Mi guardò incuriosito. Poi mi disse: “Per quanto riguarda la canozza non dico niente, ma per quanto riguarda i giovani...”».
• «Andavo ai provini e dicevo: “Sono Mammucari e faccio lo showman”. Non succedeva niente. Ho aperto un locale per cavoli miei. Il Gildo, parodia del Gilda. Era sempre pieno. Io facevo il mattatore e gli scherzi col telefono. Un giorno venne Giovanni Benincasa, l’autore di Raffaella Carrà. Mi disse: “Vieni a fare tutto questo in tv”. E nacque Libero».
• «L’ho visto la prima volta in un cabaret, ho avuto l’impressione di aver trovato un Picasso coperto di croste. È un talento puro, un conduttore da frontiera, che va lasciato libero di muoversi e di parlare come vuole. Teo rappresenta quel tipo di umorismo, di battute pronte e di linguaggio popolare che è parte della romanità. Non è volgarità, è parlare quotidiano e se si cercasse di smorzare la grevità di certi termini si snaturerebbe» (Benincasa).
• Libero resta memorabile per tre cose: gli scherzi al telefono che improvvisava davanti ai telespettatori (e nessuno ha mai capito se fossero costruiti o no), Flavia Vento piazzata sotto al tavolo, il balletto formato da signori di mezza età.
• «Anche con le Velone improvvisavo molto, quella sì che era una sfida, fare ridere con cinque settantenni sul palco. Ho capito una cosa, questo mestiere lo puoi fare solo se non ne puoi fare a meno. Forse nel primo Libero ero solo cattivo e bastardo, adesso regalo più divertimento, sento che la gente mi ama. Ma era un personaggio che dovevo fare per farmi conoscere».
• «Mi spiace se mi pensano trash, ma per strada la gente mi guarda e inizia a ridere. Sempre. Trash è chi usa la cronaca nera in tv, trash è Giletti. Sono i conduttori educati ma che non ti danno niente. Trash è Rai International: se penso che è l’immagine della tv italiana che diamo nel mondo, me ne vergogno» (a Chiara Maffioletti) [Cds 28/8/2011].
• «Un conduttore cui piace mostrarsi greve, fare scherzi pesanti, usare una certa cafoneria come tratto distintivo» (Aldo Grasso).
• Ha avuto una storia con Samantha De Grenet e una con Aida Yespica. Una figlia (Julia, nata il 4 giugno 2008) da Thais Wiggers, ex velina bionda di Striscia la notizia.