31 maggio 2012
Tags : Cristiano Malgioglio
Biografia di Cristiano Malgioglio
• Ramacca (Catania) 23 aprile 1945. Cantante. Autore. Paroliere. Ha scritto tra l’altro L’importante è finire (cantata da Mina), Ciao cara come stai? (Iva Zanicchi ci vinse il Festival di Sanremo 1974). «Ha sempre voluto scrivere canzoni per donne. “Quando ho dovuto scrivere per Adriano Celentano mi sono detto: ‘Malgy, oggi devi essere etero, macho!’. Direste mai che L’amante, la moglie e l’amica è stata scritta da un gay?”» (a Marianna Aprile).
• Grande popolarità come ospite fisso di Casa Raiuno, nel 2007 e nel 2012 (ritirato dopo poche settimane) ha partecipato all’Isola dei famosi: «Cristiano Malgioglio indossava una T-shirt con l’immagine di Santa Simona Vergine e con le spalline; le spalline!» (Aldo Grasso). «Dopo trent’anni di carriera, adesso mi conoscono tutti come fossi Raffaella Carrà. È bastato cominciare a prendermi in giro». Nel 2015 è il direttore del Grande Hotel Chiambretti, su Canale 5, accanto a Piero Chiambretti («È stato il primo a credere in me regalandomi questa nuova veste»), e opinionista in studio al Grande Fratello: «Ne vedrete delle belle con il mio ciuffo» (a Santo Pirrotta) [Tgcom24 17/9/2015].
• «“Candaudore” (per dirla a modo suo) in piena tempesta videormonale, sbeffeggiato, bersagliato per il suo italiano storpiato, per i suoi vestiti da villaggio vacanze, per i suoi capelli bicolore (“tutto fatto in casa, senza parrucchieri o stilisti”, assicura)» (Marco Molendini). «Il ciuffo è nato nel 1984: sbagliai le dosi di acqua ossigenata nella tinta per i capelli, mi piacque e li tenni così».
• «Ora diranno che è una balla, ma ho rifiutato di lavorare con Fellini e Fassbinder. Fellini mi invitò nel suo ufficio a Cinecittà. Mi guardò per un’ora. Io pensavo che fosse per un foruncolo che avevo sul naso. Poi, dopo una settimana, mi fece cercare perché voleva che lavorassi in E la nave va. Ma scelsi di andare in vacanza coi miei amici in Spagna. Fassbinder mi voleva in Querelle de Brest, era impazzito. Ma, se l’avessi fatto, mio padre mi avrebbe preso a coltellate». «Il cinema è la mia passione ma anni fa ho perso il treno più importante. Pedro Almodóvar stava preparando La mala educación e dovevo andare a fare il provino. Poi però mi vollero a Scherzi a parte. Scelsi la tv e persi l’occasione».
• Tra le sue canzoni più celebri: L’Angelo azzurro (scritta con Roberto Balsamo), Cocktail d’amore (per Stefania Rotolo), Sbucciami (piena di doppi sensi, cantata da lui stesso), Gelato al cioccolato, per la quale fu accreditato come autore alla Siae, ma non sul disco. La rivelazione, anni dopo, la si deve a Pupo: «Gelato al cioccolato, una canzone che mi ha scritto Cristiano Malgioglio: il suo vero significato? Racconta un suo rapporto orale con un ragazzo marocchino...» (a Roberto Incerti) [Rep 21/3/2008].
• Roberto Carlos gli ha affidato la versione italiana delle sue canzoni.
• Nel 2006 coinvolto come persona informata dei fatti nell’inchiesta denominata Vallettopoli (senza alcuna conseguenza): lo si sentiva al telefono chiedere piagnucolando a Salvo Sottile «questo programma per me, mi devi fare, Salvato’». Sottile, a cui Malgioglio aveva appena finito di esaltare una qualche «bomba del sesso» risponde: «Vabbè, rilassati».
• Da trent’anni non ha più la patente: «Negli anni settanta, in Sardegna, ho investito una pecora e l’ho uccisa. Uno choc. Da allora non guido più».
• «Lady Gaga e io siamo cugini di terzo grado ma non me ne frega niente perché la vera diva devo essere io» (a Festa Italiana, Raiuno).
• Recentemente ha pubblicato gli album Cara Mina ti scrivo... (azzurra Music, 2010, in cui canta alcune sue canzoni portate al successo da Mina), Habana andata e ritorno (Halidon, 2012), Senhora Évora (2012), pubblicato dalla sua casa discografica, Malgioglio Records, fondata nello stesso anno, e da ultimo La bellezza (2014).
• Gay dichiarato, nel 2014 ai microfoni de La Zanzara, su Radio 24, ha detto: «Se noi gay avessimo più pudore potremmo ottenere tantissimi risultati. (…) Il matrimonio gay mi sembra una battaglia antica, vecchia. Io non mi sposerei mai e non adotterei mai dei bambini. Un bambino deve crescere con una donna, la parola mamma è troppo importante. Però due uomini e due donne possono dare un affetto enorme a un piccolo».