31 maggio 2012
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Biografia di Luciano Maiani
• Roma 16 luglio 1941. Fisico. Presidente della Commissione nazionale Grandi Rischi (dal gennaio 2012). Docente di Fisica teorica all’Università La Sapienza di Roma, ex presidente dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn). Dal febbraio 2008 all’agosto 2011 presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). Dal 1999 al 2003 fu direttore generale dell’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare (Cern).
• «È uno dei maggiori fisici a livello internazionale. Il suo campo di ricerca si concentra in particolare sulla fisica dei quark e la descrizione delle interazioni fisiche fondamentali (insieme a Sheldon Lee Glashow, premio Nobel per la Fisica nel 1978, e John Iliopoulos ha formulato l’ipotesi dell’esistenza di un quarto tipo di quark, il quark charm, accanto ai tre originari, poi confermata nel 1974 negli esperimenti degli acceleratori lineari di Stanford e di Brookhaven). Il nome di Maiani compare al secondo posto per tutti gli anni Novanta nella classifica degli studi di fisica delle particelle più citati al mondo» (Emilio Carnevali).
• Fu tra gli scienziati che contribuirono a formulare la teoria del “Modello Standard”, che gettò le basi per la scoperta (2012) del “bosone di Higgs”, a completamento proprio di quel Modello. «Non è vero che gli studenti di fisica dopo tre anni non capiscono il bosone di Higgs. Io lo insegno al quarto anno, e i più svelti lo hanno acchiappato da tempo».
• Ha scritto, con Romeo Bassoli, il libro A caccia del bosone di Higgs (Mondadori 2013).
• «Una volta mi disse che sarebbe bello trovare la particella di Higgs ma sarebbe ancora meglio non trovarla perché in questo caso bisognerebbe inventare una nuova fisica» (Tullio Regge a Piero Bianucci) [Sta 8/7/2011].
• La sua nomina al Cnr (mancava la ratifica del Parlamento) fu sospesa alcuni giorni perché il suo nome stava tra quelli dei 67 professori autori della lettera di protesta contro l’invito di Benedetto XVI all’inaugurazione dell’anno accademico della Sapienza (17 gennaio 2008, al termine di molte polemiche il pontefice rinunciò, vedi Carlo Bernardini e Marcello Cini).
• Il 23 ottobre 2012 si dimise dalla presidenza della Commissione Grandi Rischi in seguito alla condanna per omicidio colposo di sette componenti della Commissione (in carica nel 2009) per i fatti che precedettero il terremoto dell’Aquila (il 31 marzo 2009, sei giorni prima del sisma, dopo una riunione nel capoluogo abruzzese, i commissari avrebbero fatto dichiarazioni rassicuranti che avrebbero indotto molti aquilani a restare nelle loro case). «È la morte del servizio prestato dai professori e dai professionisti allo Stato. Non è possibile fornire allo Stato una consulenza in termini sereni, professionali e disinteressati sotto questa folle pressione giudiziaria e mediatica». Seguirono le dimissioni di tutti gli altri componenti della Commissione. Queste vennero ritirate il 30 ottobre, a seguito di un’esplicita richiesta del Governo.
• Il 26 febbraio 2014 ha ricevuto il premio internazionale “Bruno Pontecorvo”, assegnato dal Joint Institute for Nuclear Research (il “Cern” di quella che fu l’Unione Sovietica).
• Ha la cittadinanza sammarinese.
• Sposato con Veronica Riquer, il figlio Tito è morto annegato nel 1997 (aveva 25 anni) durante un’immersione in Sardegna.