31 maggio 2012
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Biografia di Valerio Magrelli
• Roma 10 gennaio 1957. Poeta. Saggista. Laureato in Filosofia all’Università di Roma, insegna Lingua e letteratura francese all’Università di Cassino. È autore di molte traduzioni di autori francesi come Mallarmé, Valéry, Jarry, Char, Ponge. Socio fondatore del Sindacato italiano autori letterari. Il Presidente Oscar Luigi Scalfaro gli conferì il Premio nazionale per la traduzione (1996) e il Presidente Carlo Azeglio Ciampi lo nominò Cavaliere ufficiale (2005).
• In Il Sessantotto realizzato da Mediaset (Einaudi, 2011) dialogo con Niccolò Macchiavelli sula storia della Repubblica, giunse alla conclusione che il periodo Berlusconi decretò il compiersi delle aspirazioni che serpeggiavano nel Sessantotto. Ha vinto il Premio opera italiana 2013 con Geologia di un padre (Einaudi) scritto dopo la morte del genitore. Nel 2014 ha pubblicato, sempre per Einaudi, la raccolta di poesie Il sangue amaro.
• Tra i suoi precedenti libri: Nature e venature (Mondadori 1987, premio Viareggio), Nel condominio di carne (Einaudi Stile Libero, 2003), Che cos’è la poesia? (Fazi, 2005) e Disturbi del sistema binario (Einaudi, 2006), vincitore del premio Cetonaverde Poesia, 2007.
• Collabora con Repubblica.
• «Un poeta scienziato, un consapevolissimo logoteta, o ordinatore di parole, cui piace il laboratorio e dunque anche la sperimentazione» (Paolo Mauri).
• «Negli anni novanta Gianni Celati mi chiese di scrivere un racconto. Io gli risposi che scrivevo solo versi… Ma poi, sotto la spinta della sua richiesta, ho composto delle prose».
• «Tutti si chiedono come nasce una poesia: io trovo più interessante chiedersi come finisce... È duro prendere congedo».
• «A Magrelli preme mostrare l’omologia tra i reticoli cellulari da cui è costituita la stoffa dell’universo (reticoli evocati traslocando nei versi un ricco lessico scientifico e tecnico) e quegli altri reticoli (ritmi, figure retoriche...) che costituiscono la stoffa del linguaggio. Scoprire in un testo un collegamento per somiglianza (metafora) o per contiguità (metonimia), nonché chiasmi, paronomasie, eccetera, non è diverso dal rilevare campi magnetici, flussi di particelle, reti neurologiche o dall’individuare nel cielo minutamente stellato il disegno di una costellazione» (Giovanni Mariotti).
• «Ecco, io ho sempre di fronte l’immagine della scrittura come una specie di ruota del judo, per cui la forza dell’avversario viene usata contro l’avversario. Molti scrittori sono come dei grandi judoka del linguaggio che riescono a sfruttare l’ostilità del reale per trasformarla in scrittura, per ribaltare il meno in più. Mi piacerebbe pormi in questa schiera: in questo modo non c’è fatica, c’è anzi risarcimento» (a Nicola Bonazzi). A illustrar meglio questo pensiero, Magrelli cita Queneau: «De tous les coups du sort j’ai su faire une fable / le moins deviens le plus, consolante inversion».
• Sposato con Maria Grazia, avvocato, due figli.