Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Maurizio Maggiani

• Castelnuovo Magra (La Spezia) 1 ottobre 1951. Scrittore. Tra i suoi libri: Vi ho già tutti sognati una volta (1990), Il coraggio del pettirosso (1995, vincitore dei premi Viareggio e Campiello), La regina disadorna (1999, Alassio e Stresa), Il viaggiatore notturno (2005, Strega), Mi sono perso a Genova (2007), Meccanica celeste (2010), tutti editi da Feltrinelli. Cura la rubrica delle lettere del Secolo XIX e scrive per La Stampa. «Vivo della scrittura, non solo economicamente, ma anche affettivamente, culturalmente. Ci sto bene, mi piace, mi sento appagato e fortunato».
• «Sono figlio di un proiezionista, da ragazzino vedevo tre film al giorno».
• È stato maestro carcerario, maestro di bambini ciechi, operatore cinematografico, aiuto regista, montatore, fotografo, pubblicitario, costruttore di pompe idrauliche, impiegato comunale. «Nel 1999 ero in esilio a Roma. Passavo le mie serate da solo, in un freddissimo residence, giocando ore e ore con la PlayStation. Mi sono messo a scrivere la prima delle 13 storie d’amore raccolte in E’ stata una vertigine per un senso di giustizia nei miei confronti».
• «Provo lo stesso piacere o lo stesso dolore sia per il cibo che per la letteratura. Piacere quando trovo una buona frase. Dolore quando non riesco a scrivere una sola riga o quando rimesto nella pentola senza riuscire a creare niente di buono».
• Nel 2010 ha lasciato la giuria del premio Strega. «Un gesto di ribellione?
“No. Semmai la presa d’atto che non sono adatto a giudicare e che alle soglie della senilità non ce la faccio a sobbarcarmi a tutto ciò che di collaterale comporta quel voto”» (a Cesare Martinetti)..
• «Nessuna relazione con chi incontro per il mio lavoro. Ho avuto diverse opportunità, non ho mai ceduto» (a Elvira Serra). Abita a Genova, ha sempre vissuto nella regione in cui è nato ma intimamente si sente apolide. Passeggia in collina e fuma la pipa.