31 maggio 2012
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Biografia di Pino Maddaloni
• (Giuseppe) Napoli 10 luglio 1976. Judoka. Medaglia d’oro alle olimpiadi del 2000. «Sapete qual è il peso medio dell’uomo nel mondo? 78 kg, io ho vinto nella categoria più affollata».
• Nella famiglia Maddaloni è il padre Gianni quello mitizzato: «Ha trasformato a Miano un garage in palestra, facendo duecento milioni di debiti» (Corrado Sannucci). «Papà Gianni, suo allenatore e poi istruttore di altri talenti giunti in nazionale, insegna tecniche e filosofia del judo ai bambini della zona» (Angelo Carotenuto).
• Si sono distinti nel judo, sebbene senza raggiungere i suoi risultati, anche la sorella Laura (11 aprile 1980, nota anche come la fidanzata del pugile Clemente Russo) e il fratello Marco (7 dicembre 1984). Ai tempi del successo olimpico stava con la collega Ylenia Scapin.
• Dopo la delusione alle Olimpiadi di Pechino, due sconfitte per ippon negli ottavi contro l’olandese Guillaume Elmont e nei recuperi col mongolo Nyamkhuu Damdinsuren, ha annunciato il ritiro dall’attività agonistica.
• Nel giugno 2008 ha espresso l’intenzione di abbandonare Napoli, «inquinata da camorra e cattiva politica».
• «Dei soldi me ne sbatto, io ho portato una nazione a vincere. Darei indietro i 60 milioni netti che ho vinto con la medaglia d’oro di Sydney per sapere che ci sono di nuovo quattro milioni e mezzo davanti alla tv, come per la mia finale».
• «Il judo è una disciplina tremenda, perché la sconfitta ti ferisce nell’orgoglio, l’avversario ti ha messo le mani addosso, ti ha picchiato».
• A lui e a suo padre è ispirato il film L’oro di Scampia (in onda sulla Rai nel febbraio 2014).