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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Marcello Maddalena

• Treviso 1941. Magistrato. Dal 2009 procuratore generale di Torino. Fino al 30 giugno 2008 procuratore capo di Torino, incarico che ha dovuto lasciare perché la legge vieta a magistrati dirigenti di coprire lo stesso ruolo nello stesso posto per più di otto anni (al suo posto il procuratore generale Giancarlo Caselli, designato dal plenum del Csm, dopo una reggenza estiva del procuratore aggiunto Raffaele Guariniello).
• Di Magistratura democratica. «Un giudice considerato una specie di spezzaferro. “...Il momento magico delle manette...”. Questa frase, contenuta in un libro-intervista del 1994, accompagna come un’ombra Maddalena. Viene considerata il marchio di fabbrica del suo operato, un cavallo di battaglia del giustizialismo» (Marco Imarisio). Il libro in questione è Meno grazia e più giustizia. Conversazione con Marco Travaglio (Donzelli).
• Tra le inchieste che ha condotto, quella contro gli ex vertici di Telecom Italia, sospettati di aver pagato tangenti per l’acquisizione di Telekom Serbia, conclusa nel maggio 2005 con la richiesta di archiviazione.
• Ai tempi di Calciopoli (estate 2006) fu accusato di aver voluto insabbiare le indagini sulla Juventus (la Procura aveva per le mani lo stesso filone seguito da Napoli, ma scelse di interrompere le intercettazioni telefoniche su Moggi e soci poco dopo l’inizio del campionato 2004/2005 archiviando così il procedimento): «Mi pare che il processo sul doping juventino si sia tenuto in questo Palazzo. Sia in primo grado che in Appello mi sono presentato in aula con Guariniello. Ogni tanto ci vorrebbe un po’ di memoria».
• «I magistrati di questa Procura, tra i quali il sottoscritto, sono gli unici che abbiano chiesto e ottenuto la condanna diCesare Romiti per falso in bilancio. Quand’era amministratore delegato della Fiat, azienda che a Torino mi risulta abbia una certa importanza».
• Fu il primo a lanciare, nel 2007, l’allarme sui processi inutili e la conseguente paralisi della giustizia. Invitò con una circolare i procuratori a non trattare i procedimenti vicini alla prescrizione (la condanna sarebbe stata resa inutile dall’indulto) e suggerì una selezione accurata dei fascicoli, privilegiando la richiesta di archiviazione «anche generosa», con l’istituzione di corsie preferenziali per i reati più gravi. «Ho preso atto dell’impossibilità di celebrare tutti i processi; è come con le tasse. Si devono pagare. Ma se uno non ha i soldi non le paga. Non c’è niente da fare» [Gio 31/3/2011]. Questa posizione venne richiamata più volte in occasione delle polemiche sul cosiddetto “emendamento salva-processi” (vedi Silvio Berlusconi). Maddalena approvò l’idea di trovare corsie preferenziali per alcuni reati, ma si disse contrario alla sospensione indiscriminata dei processi per reati commessi prima del 2002.
• Polemiche nel 2008 quando inaugurando l’anno giudiziario parlò di «imbarbarimento del complesso istituzionale» per «le tensioni della politica che si scaricano sul sistema giudiziario», i media «che esasperano le vicende», «i processi che si fanno a Porta a Porta e a Matrix».
• Nel 2014 ha duramente criticato il decreto Svuota carceri di Anna Maria Cancellieri: «Non va bene perché contraddice lo scopo primario di ogni seria politica criminale, far diminuire il tasso di delinquenza. L’obiettivo di questo testo invece è ridurre il sovraffollamento delle carceri, tramite sconti di pena che quasi annullano l’effettività della stessa» [Fat 29/1/2014]. Sempre nel 2014 ha dichiarato il movimento no Tav una minaccia per il Paese.
• Dal 1995 chiede a gran voce una nuova legge sulle intercettazioni: «Quel che dico può non piacere ai giornalisti ma non c’è il minimo dubbio: le intercettazioni non penalmente rilevanti non dovrebbero essere diffuse. Mai. Il processo, non viene svolto per dare materiale alla cronaca, ma per tutelare dei valori costituzionali che sono rappresentati dal codice penale. Ovviamente, nei limiti stabiliti, ci deve essere un momento di pubblicità. Ma con limiti precisi. Altrimenti facciamo il Grande Fratello e mettiamo tutti sotto controllo» [Fog 22/8/2012].