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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Sirio Maccioni

• Montecatini (Pistoia) 1932. Ristoratore. Patron del ristorante Le Cirque 2000 di New York. Sei ristoranti negli States e uno a New Delhi in India. «Di chef bravi se ne trovano tanti, di intelligenti un po’ meno. Un grande chef può anche essere la rovina di un ristorante, se non impara a capire i clienti».
• «Un affabile manager del gusto italoamericano, con una storia leggendaria alle spalle. Ha un presente di locali di gran classe condivisi con i tre figli tra New York e Las Vegas e una conversazione che tradisce ad ogni parola la passione e l’arguzia di chi è partito da Montecatini Terme e ha osservato scorrere, tra i suoi tavoli, un pezzo di storia» (La Stampa).
• «Tra i fornelli non si inventa niente, si può solo ripetere cercando di migliorare. Le accozzaglie di gusti, gli abbinamenti fatti solo per stupire non mi interessano. La cucina migliore è la più semplice e lineare. Ai miei cuochi dico: tenete una pentola di fagioli sempre a portata di mano, lasciate che sprigioni il suo profumo. Se siete in difficoltà, un’insalata di fagioli risolve tutto».
• «Non abbiamo mai lavorato così tanto come durante la crisi. Il segreto? Siamo il ristorante con il massimo punteggio dato da The New York Times, ma a pranzo abbiamo creato un menu fisso da 24 dollari. Anche chi è ricco, oggi a New York, vuole spendere poco».
• «Le Cirque è sempre stato un termometro molto preciso sull’andamento dell’economia negli Stati Uniti. Ci furono gli anni dopo l’11 settembre, in cui il pudore degli americani super ricchi li spingeva a non esibire più come quando, negli anni di Ronald Reagan, per esempio, Malcom Forbes padre e i suoi figli arrivavano ognuno a Le Cirque con una propria limousine. E a Le Cirque la bella gente, da Woody Allen a S.I. Newhouse, il padrone di Condé Nast, ha continuato ad andare ma con meno frequenza, perché uscire troppo non era intonato al momento più triste degli Stati Uniti» (Paolo Panerai) [Mfi 28/2/2009].
• «Quest’uomo è stato testimone di un secolo di storia e, da quando è sbarcato negli Stati Uniti nel lontano 1964, ne ha viste e udite di cotte e di crude. Avrebbe potuto diventare francese, o anche tedesco e, perché no?, americano. Invece ha preferito restare quello che è sempre stato: "Io sono Montecatini e non mi interessa essere nient’altro" dichiara orgoglioso» (Aldo Grandi).
• Sposato con Edgiana Palmieri, ex-cantante. Tre figli, Mauro, Marco e Mario.