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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Loriano Macchiavelli

• Vergato (Bologna) 12 marzo 1934. Scrittore. Anche autore teatrale. Dal 1974 ha pubblicato una ventina di gialli tradotti in diverse lingue, protagonista Sarti Antonio, «“sergente” della questura di Bologna (un “grado” inesistente, inventato dall’autore), definibile come “testardo, collerico e intelligente quanto basta” oltreché perennemente affetto da una fastidiosa colite» (Stefano Bucci), che ha ispirato anche film per la tv e radiodrammi Rai.
• Più recente la collaborazione con Francesco Guccini con cui ha scritto Macaronì, romanzo di santi e delinquenti (1997), Un disco dei Platters, romanzo di un maresciallo e di una regina (1998), Questo sangue che impasta la terra (2001), Tango e gli altri (2007, premio Scerbanenco), Malastagione (2011), tutti editi da Mondadori: «C’è stato qualche problema con l’orario quando ho scritto (...) con Francesco Guccini, perché lui va a dormire all’ora in cui io mi sveglio. Poi abbiamo trovato un compromesso: lavoravamo all’osteria dalle cinque del pomeriggio alle dieci di sera».
• Ultimi libri: Sequenze di memoria (Edizioni Ambiente, 2008), Passato, presente e chissà (Einaudi, 2007), Cos’è accaduto alla signora perbene (Einaudi, 2007), Delitti di gente qualunque (Mondadori, 2009), L’ironia della Scimmia (Mondadori, 2013). «Scrivere mi viene facile: già alle medie scrivevo raccontini pornografici da vendere ai compagni».
• «Il romanzo giallo deve dare fastidio. Dev’essere sovvertitore e inquietante».
• Mentore, come “Macchia”, del giallista bolognese Matteo Bortolotti [Giuseppe Di Piazza, Cds 7/8/2012].
• Amante degli Appenini. «A Bologna quando discuto con gli amici, va sempre a finire che mi dicono “T’i pròpi un muntanèr!”, dove per montanaro si intende conservatore, testardo. Ma io ormai non mi offendo più».
• Sposato con Franca.