31 maggio 2012
Tags : Andy Luotto
Biografia di Andy Luotto
• New York (Stati Uniti) 30 luglio 1950. Attore. Un altro dei tipi creati da Renzo Arbore ne L’altra domenica (1976) e Quelli della notte (1985), quando dovette smettere i panni dell’arabo Harmand per le proteste (e le minacce) di alcuni rappresentanti del mondo islamico. Di recente è apparso in tv in Giass di Antonio Ricci (Canale 5, 2014) e nella fiction Nero Wolfe (Raiuno, 2011).
• «Papà Eugene, di origini sicilian-piemontesi, è un grande doppiatore-sottotitolatore di film italiani per il mercato in lingua inglese. Mamma Beatrice Boccalatte (“già da bambino me la ricordo divorziata da Eugene”) con le sue cinque lauree fa la ricercatrice e l’insegnante liceale. Steven, fratello di Andy, lavora a Bratislava come sceneggiatore. Fondamentale nell’albero genealogico dei Luotto è stato nonno Andrea, il primo italiano in America titolare di un’emittente radiofonica. Fino a 15 anni è vissuto negli States con la mamma e con il ricordo di quel nonno pioniere dell’etere, che aveva ospitato nella sua radio italiani vip del calibro di Pirandello, Caruso o Toscanini. Un Andy comunque ribelle, cresciuto senza la figura paterna (papà era tornato a lavorare in Italia) e agitato al punto di farsi mandare spesso in collegio per punizione. “Però non ero cattivo, anzi capace di commuovermi se, ad esempio, mio padre mi spediva da Roma una bicicletta Bianchi come regalo di compleanno”. Per il resto Luotto jr. era il classico adolescente americano, che si arrangiava distribuendo giornali. (…) Nel 1976 si ritrova in una tivvù privata. “Lì ero una specie di Chiambretti. Insomma andavo in giro con la telecamera ben in vista e scocciavo le persone con le richieste più bizzarre. Ho fatto fumare uno spinello a un carabiniere e ho ordinato quindici Mercedes a un concessionario dando un anticipo di 50 mila lire”. Il giovanotto viene segnalato a Renzo Arbore, che lo vuole nel cast de L’altra domenica. Con il ruolo del cugino americano, che diceva solo “bbuono” o “no bbuono”, arriva la popolarità e una proposta cinematografica da dimenticare: “Il mio Super Andy è uno dei film più brutti del mondo”. Da ricordare la partecipazione a Mortacci di Citti e a Bellavista di De Crescenzo. Ancora tivvù con Quelli della notte e Fantastico 10. All’improvviso si allontana dal piccolo schermo e come regista fa finalmente scorpacciate di documentari e di spot pubblicitari, senza abbandonare il doppiaggio» (Teresa, Messaggero).
• Chef autodidatta (nel 2013 ha pubblicato il libro di ricetta Padella story, Reverdito editore), in occasione del gemellaggio delle due Nuove università del cinema e della televisione (Nuct), a Cinecittà e ad Alicante, nel gennaio 2007 cucinò in Spagna per 137 persone, fra attori, ristoratori, giornalisti, produttori cinematografici. Lo si è visto in tv nel programma Pasta, love e fantasia (su Alice con Marisa Laurito) e in 7 vite, sitcom Rai.
• Si è fatto tatuare una piantina di basilico su tutta la schiena [Federica Bandirali, Cds 31/8/2009].