Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Livorno 4 ottobre 1975. Ex calciatore. Attaccante. Ha giocato in A con Napoli, Parma, Atalanta, Lecce, Torino e Livorno (capocannoniere nel 2004/05), in Spagna col Valencia, in Ucraina con lo Shakhtar Donetsk (squadra con cui partecipò alla Champions League 2007/08 segnando tre gol). Ha giocato e segnato anche in Nazionale. Allenatore, dal 2014 alla guida della Pistoiese.
• Fama di comunista da quando, segnato un gol con l’Under 21 proprio nello stadio della sua città (la più rossa d’Italia), esultò mostrando una maglia con la faccia del Che Guevara indossata sotto quella da gioco.
• Fece epoca nel 2003 il suo passaggio al Livorno, all’epoca in B, rinunciando al ricco ingaggio del Torino (il suo procuratore Carlo Pallavicino ci ha scritto un libro, Tenetevi il miliardo, Baldini Castoldi Dalai 2005).
• Anche il fratello minore Alessandro (Livorno 22 luglio 1977) è calciatore professionista, difensore (capitano del Parma), nel 2004/2005 furono insieme nel Livorno, nel 2008/2009 si sono ritrovati al Parma (prima B, poi A, squadra di cui è diventato capitano). Proprio un presunto pareggio concordato tra i due fratelli quando il più piccolo giocava nella Reggina (2006/2007), ha causato la rottura tra il bomber e la tifoseria labronica, che da allora lo tratta come un traditore. Di ritorno all’Armando Picchi per la prima volta da avversario, fu salutato dallo striscione «Prima caviale, ora parmigiano, ti manca solo di diventa’ pisano».
• Sposato con Susy, due figli.
• È stato editore del Corriere di Livorno, da lui fondato nel 2007 e messo in liquidazione nel novembre 2010.