Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Antonio Lubrano

• Procida (Napoli) 4 febbraio 1932. Giornalista. Inizi da cronista al Giornale di Napoli, poi caporedattore al Radiocorriere, quindi nella redazione del Tg2, si occupò di cultura e spettacolo (1980-1982) e di politica (1983-1987). In video dal 1987 con la trasmissione di approfondimento del Tg2 Diogene, in onda tutti i giorni in coda al Tg delle ore 13, dal 1990 condusse su Raitre il “varietà di servizio” Mi manda Lubrano ottenendone grande popolarità. Dal 1997 direttore delle News di Tele Montecarlo, nel 1999 tornò sulle reti Rai per condurre in seconda serata una trasmissione sulla lirica dal titolo All’Opera!. Per anni ha tenuto una rubrica il venerdì mattina, all’interno della trasmissione I Fatti Vostri, in cui rispondeva a domande poste dai telespettatori riguardo alla pubblica amministrazione e ai diritti dei cittadini.
• «Ho cominciato la carriera a diciotto anni, venendo da Napoli a Roma. Feci il “praticante” al Corriere della Nazione e mi occupai subito di un argomento che riguardava i mercati generali e i prezzi. Trovai subito molto interessante questa cosa».
• «Generato da un capitano di lungo corso e cresciuto sugli scogli della sua isoletta, Lubrano approdò in Rai al Radiocorriere. Si occupava di musica e spettacolo. Nel 1976 passò al Tg2, allora di obbedienza socialista, con le stesse mansioni. Recensiva dischi e film con brio, una specie di Vincenzo Mollica ante litteram, meno sdolcinato. A metà degli anni Ottanta, il servizio politico era orfano di Emanuele Rocco morto in un incidente d’auto. Rocco aveva un modo di raccontare a braccio il Palazzo, come se fosse a tavola. Per sostituirlo si pensò a Lubrano. Che non deluse. Fece, tra le altre, un’intervista memorabile a Vincenzo Scotti dal barbiere, a farsi bello poco prima del duello congressuale con Ciriaco De Mita per la segreteria democristiana. Poiché aveva trovato la sua strada, Lubrano fu dirottato su Diogene e il consumerismo» (Giancarlo Perna).
• Nel 2007 pubblicò il libro di favole per adulti Falpalà (Eri-Guida). Nel 2010, con Vauro, Guida ai consumi contro la crisi. Dalla A alla Z (Nuova Giudizio Universale).
• Un figlio.