31 maggio 2012
Tags : Maria Rita Lorenzetti
Biografia di Maria Rita Lorenzetti
• Foligno (Perugia) 16 marzo 1953. Politico. Pd (ex Ds). Ex presidente della Regione Umbria (dal 2000 al 2010), sempre ai primissimi posti nelle classifiche di gradimento dei “governatori” (ad esempio il governance poll redatto periodicamente dall’Istituto Ipr marketing per Il Sole 24 Ore). Dal 2011 al 2013 presidente di Italferr, società del gruppo Ferrovie dello Stato.
• Sposata con Domenico Pasquale, architetto calabrese, un figlio, Carlo, laureato alla Bocconi. Vivono a Foligno in un anonimo condominio in una casa di 12 vani (cinque ereditati dal padre, Damiano Lorenzetti, ex poliziotto e ferroviere), hanno una casetta alla periferia di Firenze e diverse proprietà in Calabria.
• Oggi le viene riconosciuta una vaga somiglianza con Meryl Streep ma ai tempi del liceo classico era soprannominata «Mozzarella» per via dell’incarnato eburneo. Da allora è stata una giovane militante comunista, prima assessore e poi sindaco di Foligno, parlamentare, presidente della commissione dei Lavori pubblici (per il terremoto in Umbria) e per due lustri presidente della regione, fino al 2010. «Tanti anni di navigazione nei mari procellosi della politica non le hanno sgualcito la fedina penale: un’indagine per una storia di liquami, finita con un proscioglimento, una chiamata di correo di un imprenditore ritenuto dai magistrati inattendibile e, infine, solo nel 2012, la prima richiesta di rinvio a giudizio della sua vita, nella cosiddetta Sanitopoli umbra, per abuso d’ufficio e falso consumati, secondo l’accusa, per favorire la nomina a dirigente della propria segretaria particolare. Che per paura di tornare a fare l’impiegata pronunciò al telefono l’ormai celebre: “Con 1.500 euro (al mese, ndr) non so cosa mangiare”. Nel frattempo, nel 2011, Lorenzetti è diventata presidente dell’Italferr, società di progettazione del gruppo Ferrovie. Una poltrona ottenuta dal governo Berlusconi, anche se i veri sponsor erano il presidente del Copasir Massimo D’Alema e l’amministratore delegato di Ferrovie Mauro Moretti, entrambi habitué dell’Umbria e di Foligno, il primo per villeggiatura e passione enologica (con il sostegno di Lorenzetti ha intrapreso a Terni l’attività di vignaiolo), il secondo per la sua antica attività sindacale» (Giacomo Amadori) [Pan 30/1/2013].
• Nel 2007 ricevette una busta con due proiettili di pistola e una lettera siglata Coop-Fai, acronimo di “Contro ogni ordine politico-Federazione anarchica”, in cui si faceva riferimento a diversi temi, fra i quali la Tav e lo sfruttamento di una sorgente a Nocera Umbra [Dell’Arti-Parrini 2008].
• Nel 2013 è stata indagata per abuso d’ufficio e corruzione: «Secondo i pm di Firenze la signora farebbe parte di una banda (gli indagati sono 31) composta da dirigenti dell’Italferr, di Rfi, di Coopsette e funzionari ministeriali, impegnata a lucrare sul tratto fiorentino della Tav, incassando illeciti guadagni e realizzando fondi neri. Inoltre, sempre per i magistrati, la donna si sarebbe spesa in particolare per “ottenere incarichi professionali nella ricostruzione del terremoto in Emilia in favore del marito”, Domenico Pasquale, e della sua società Cooper studio» (Giacomo Amadori e Giorgio Sturlese Tosi) [Pan 24/11/2013]. Il 16 settembre 2013 è stata posta agli arresti domiciliari, subito dopo si è dimessa da presidente di Italferr; il 30 dello stesso mese è tornata libera.