31 maggio 2012
Tags : Paolo Lopriore
Biografia di Paolo Lopriore
Como 28 marzo 1973. Cuoco. Executive chef al ristorante Kitchen del Grand Hotel di Como. Per anni è stato chef patron della Certosa di Maggiano, alle porte di Siena, che chiude una prima volta nel 2013, per poi riaprire – con cambi di rotta nella cucina – e di nuovo abbandonare, agli inizi del 2014, lasciando i fornelli allo chef Matteo Monti. «Sembrava incompatibile con la location storica e i gusti “very traditional” dei turisti americani, primi ospiti della struttura. L’allievo più amato di Marchesi ha fatto un piccolo miracolo, fidelizzando i clienti con i suoi piatti modernissimi eppure ben rispettosi di sapori e materie prime» (Lica Granello).
• «Con mamma Rosa cuoca dilettante a trasmettergli un imprinting decisivo, dopo l’alberghiero Paolo è subito incappato nel suo incontro karmico: in via Bonvesin de la Riva, al primo stage, c’era Gualtiero Marchesi in agguato. Lacrime e sangue, certo, ma anche il rito emozionante di un’iniziazione, quel contagio che lo ha portato dritto dritto nel gotha della cucina internazionale» (Alessandra Meldolesi) [Identità Golose].
• Un libro, 0-24: una giornata in cucina (Bibliotheca Culinaria, 2005).
• «I pareri sulla sua cucina sono equamente divisi: c’è chi pensa lei sia un genio, c’è chi parla di bluff. Cosa rispondiamo a entrambi? “Prendo a prestito una frase di Ferran Adrià: ” Se accontento tutto il mondo non faccio niente di diverso”. L’ho fatta mia. Ormai accetto con serenità le critiche. Suscitare rimostranze è un po’ come provocare una scossa. Quest’idea dello scuotimento mi piace!”» (Francesca Frida) [Dissapore, 1/10/2011].