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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Piero Longo

• Alano di Piave (Belluno) 29 giugno 1944. Avvocato. Politico. Eletto alla Camera nel 2013 (Pdl, poi Forza Italia), al Senato nel 2008 (primo dei non eletti, subentrò a Giancarlo Galan che si era dimesso per incompatibilità con la presidenza della Regione Veneto). Nella XVI legislatura è stato segretario della commissione Giustizia. In pensione come professore, dopo essere stato docente di Diritto e Procedura penale all’Università di Padova.
• «Glaciale» (Liana Milella), protagonista in numerosi processi dai banchi della difesa, ha tra i suoi clienti anche Silvio Berlusconi (con il collega Niccolò Ghedini). Si sono rivolti a lui anche i presunti brigatisti rossi Alessandro e Massimiliano Toschi (che avrebbero avuto tra i propri obiettivi proprio una villa di Berlusconi): «Sono un avvocato e come tale in linea di principio non posso escludere a priori di difendere chiunque».
· «Per me può stare in Parlamento anche un condannato definitivo. Il Parlamento dev’essere la rappresentazione mediana del popolo che rappresenta: perché dovrebbe essere migliore?» (a Bernardo Iovene, Report 30/9/2012).· «Come fa a difendere una persona quando sa che è colpevole? “Non si è mai abbastanza laici per capire che un processo nasce e finisce con la legalità e non con la responsabilità. Quello di giustizia è un concetto che varia da me a lei, a un altro. Mi è capitato più volte nelle mie arringhe di dire: voi siete convinti che lui sia colpevole? Anch’io, ma mancano le prove”». (a Barbara Romano) [Lib 1/5/2011].
· I dati del primo anno della XVII legislatura lo indicano assente al 93% delle votazioni (Simone Bianco) [Cds 11/4/2014].
· Si laureò a 23 anni, punteggio 105, «con un anno di anticipo perché avevo fatto la primina dalle suore di Nevers».
· Appassionato di armi, possiede due pistole calibro 38 e una 7,65 semiautomatica; la sua preferita è una Ruger Lcr fabbricata in America. «“Nel ’68 ero assistente all’Università di Padova, dove ho passato anni difficili, perché i pestaggi erano all’ordine del giorno. Allora ero giovane, scattante e armato”. Armato di che? “Di una pistola calibro 7,65 che ho portato costantemente in tasca per sei, sette anni, fin quando i brigatisti furono messi in carcere”» [Barbara Romano, cit.].
• Ama leggere i classici greci e latini: «Il testo in latino, se non è di Tacito, lo leggo in lingua originale. Il greco l’ho perso» (Romano, cit.).
• Fumatore.
• Due matrimoni alla spalle: divorziato, vedovo.