31 maggio 2012
Tags : Andrej Longo
Biografia di Andrej Longo
• Ischia (Napoli) 21 agosto 1959. Scrittore. Non vorrebbe dire la sua età «e mi dispiace anche far circolare la mia faccia. Secondo me, meno si sa di uno scrittore, più lo si legge volentieri». Libri: Più o meno alle tre (Meridiano Zero 2002), Adelante (Rizzoli 2003), Dieci (Adelphi, vincitore del premio Bagutta 2008), Chi ha ucciso Sarah (Adelphi, 2009), Lu campo di girasoli (Adelphi, 2011). «Io scrivo molto velocemente e solo quando ne ho voglia. Aspetto proprio che mi venga la “furia”».
• «Nel 2002 un piccolo editore (Meridiano Zero) gli ha pubblicato Più o meno alle tre, una raccolta di racconti. L’anno successivo Rizzoli gli ha fatto uscire il romanzo Adelante. Ma di Longo si sono accorti in pochi. Era bravo, questo sì, ma era soprattutto invisibile. Come si fa a vivere se sei uno scrittore invisibile? Ci si arrangia. Longo ha fatto il bagnino, il cameriere e infine il pizzaiolo» (Antonio Gnoli). «Anche se ero un po’ lento, in stagione e nei fine settimana mi chiamavano lo stesso ed è stato un modo per incontrare persone di tutti i tipi, un bagno di realtà indispensabile» (a Carlotta Niccolini).
• «Lavorare occorre. Da Ischia a Napoli – ricordo una fidanzatina, stava in periferia –, da Napoli a Bologna, il Dams, da Bologna a Roma (…). Collaborai con la Wertmüller alla riduzione di Io speriamo che me la cavo. Quindi mi ritrassi. A Roma ce la fa chi sa stare, come dire, infilato... Non è un numero che mi riesca facilmente, anzi: manco lo tento» (a Bruno Quaranta) [Sta 16/6/2011].
• Vive tra Ischia e Napoli, ha lavorato per la radio, il teatro e il cinema. «In realtà, la passione naturale è la letteratura. Scrivere anziché parlare. Ho sempre cercato di evitare gli orali. Come sono cresciuto? Grazie alla mia futura moglie. Sognava di sposare uno scrittore, le rivelai che custodivo qualche foglio nel cassetto, mi sollecitò a tirarli fuori» [Bruno Quaranta, cit.].
• Il suo nome è un omaggio del padre a Guerra e Pace di Tolstoj.
• Appassionato di scacchi.