31 maggio 2012
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Biografia di Agazio Loiero
• Santa Severina (Crotone) 14 gennaio 1940. Politico. Dal 2005 al 2010 presidente della Regione Calabria. A pochi mesi dall’elezione dovette seppellire Francesco Fortugno, consigliere regionale della Margherita, ucciso dai killer della ’ndrangheta.
• Laureato in Lettere e filosofia, giornalista professionista, consulente editoriale, nell’87 e nel 1992 fu eletto deputato per la Dc, nel 2001 per la Margherita; nel 1996 fu eletto senatore per il Ccd-Cdu, lasciato in seguito per l’Udr e poi per l’Udeur. Sottosegretario per i Beni culturali nel D’Alema I (1998-1999), ministro per i Rapporti col Parlamento nel D’Alema II (1999-2000), ministro per gli Affari regionali nell’Amato II (2000-2001).
• Nel 2006 fu espulso dalla Margherita per essersi candidato alle politiche con la lista Codacons: «Ho deciso di lasciare le stanze a Roma per mettermi a disposizione del partito e della Calabria. Ho vinto le elezioni dopo dieci anni di governo di centrodestra e per tutta risposta ho ricevuto solo un “cessato”».
• Nel 2007 entra a far parte del Comitato nazionale del Pd. A ottobre, in occasione delle elezioni primarie costitutive del partito, annuncia il suo sostegno alla candidatura di Rosy Bindi a segretario nazionale.
• Nell’ottobre del 2009 viene eletto dall’assemblea nazionale come capolista di “La Calabria con Bersani”, un’aggregazione a sostegno della candidatura di Pier Luigi Bersani alla segretaria del partito. Sua la proposta, fatta propria dal Consiglio Regionale della Calabria, di istituzionalizzare per legge le primarie per la scelta del candidato alla carica di Presidente della Regione.
• Vinte le primarie regionali del partito, guida la coalizione di centrosinistra alle elezioni regionali del 2010, ma viene sconfitto dal candidato del centrodestra Giuseppe Scopelliti.
• Il 2 febbraio 2011 annuncia l’abbandono del Pd e l’adesione al gruppo consiliare del movimento Autonomia e Diritti, lista da lui guidata nelle elezioni provinciali e regionali. Nello stesso anno, rimasto unico consigliere regionale del gruppo, si unisce al Movimento per le Autonomie di Raffaele Lombardo, diventandone prima il nuovo coordinatore nazionale, poi co-segretario federale con Giovanni Pistorio.
• Nel gennaio 2013 abbandona anche il Movimento per le Autonomie, riposizionato da Lombardo a destra, rimanendo nel centrosinistra con il suo movimento Autonomia e diritti
• Il 2 ottobre 2013 la Corte di cassazione l’ha assolto definitivamente, per non aver commesso il fatto, dalle accuse di associazione per delinquere e turbativa d’asta nell’ambito di un’inchiesta, denominata Why not, su alcuni appalti nel settore della sanità (rinvio a giudizio chiesto dal pm Luigi De Magistris). Assolto in primo grado, era stato condannato in appello ad un anno per abuso d’ufficio.
• «Uno di quei politici all’antica, cresciuti nella Prima Repubblica; un uomo capace di controllare consenso e territorio, rispettato e temuto, capace di essere saggio e scaltro, spregiudicato e leale» (Fabrizio Roncone) [Cds 4/2/2010].
• Adora i libri di Virginia Woolf.
• Sposato con Maria Blandini, due figlie, Valentina (Catanzaro 8 giugno 1969, giornalista del Tg5) e Francesca.