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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Paolo Limiti

• Milano 8 maggio 1940 - Milano 27 giugno 2017. Autore e conduttore tv. Ha firmato anche testi di canzoni (pure per Mina). Tra i suoi programmi: Alle due su Raiuno, Ci vediamo su Raiuno. Caratteristica dei suoi programmi: far riascoltare al pubblico le canzoni di una volta, ricantate da voci fresche di adesso, ma senza acrobazie modernizzatrici.
• «Il successo televisivo di Paolo Limiti, nella vulgata ufficiale, si fonda su una piccola bugia, fulgida spia di un processo di rimozione. La favola è questa: Limiti sostiene che fu Angelo Guglielmi a proporgli di andare in video. Il critico letterario Guglielmi dirigeva una RaiTre innovativa e spregiudicata e a Limiti, che era noto soprattutto ai lettori di Novella 2000, conviene accreditarsi con buoni natali. In realtà, Limiti è assurto in video in un contesto ideologico più imbarazzante: ci andò sotto la direzione di Gabriele La Porta, allora direttore di Raidue in quota leghista, e ci andò stabilmente per condurre E l’Italia racconta (giugno 1996) in compagnia di due strani compagni: Paolo Pivetti (padre di Irene) e Paolo Martini. Queste innocenti dimenticanze, queste simpatiche contraddizioni servono tuttavia a spiegare il successo di Limiti. Per teorizzare la sua tv, che a molti osservatori pare un allegro funerale, un tamagotchi del caro estinto, un karaoke dell’oltretomba, Limiti si crea un finto avversario, un nemico inesistente: la tv dei giovani. Con una giornalista che lo intervista si sfoga in toni melodrammatici: “Ma lo sa che ci sono persone che mi scrivono che la mia trasmissione le ha salvate dal suicidio?”. A Limiti viene attribuita l’invenzione della tv dei vecchi. In realtà Limiti fa la tv più ovvia, più facile e più scontata che ci sia. Il suo grande merito è di farla bene, con passione e competenza» (Aldo Grasso).• «Fu consumatore onnivoro di spettacolo in prima persona ma soprattutto un divulgatore, un affabulatore, un medium di memoria collettiva, grande catalogo di curiosità, eccessi e successi, prediligendo, ovunque si annidasse, il nazionalpopolare: era prof. emerito della storia del festival di Sanremo. Amava la musica leggera e colta, adorava le opere liriche (organizzò per tre anni un premio per giovani cantanti che gli sopravviverà coi suoi collaboratori), il musical e le riviste, il cinema maggiorato italiano e quello di Hollywood, dove si recava a far rifornimento di vita vera, kitsch e fiction. Chiamava per nome le dive, la Liz (Taylor), la Gina (Lollobrigida), la Stone, la Pampanini e Whoopi Goldberg, Nilla Pizzi ed Esther Williams, amava i gossip e tutto ciò alla fine formava un’identità sociale e culturale, un ripostiglio, una soffitta di ricordi come le sue trasmissioni vintage ( Ci vediamo in tv ). Aveva condotto special su Monroe, Iglesias, Villa, Battisti, Callas e Osiris, e due storiche serate su Mina, rapporto basilare della vita, lavorando poi per Vanoni e friendly con tutti i cantanti italiani dai 50 a oggi» (Maurizio Porro, Cds 28/6/2017).
• Fortemente critico con l’ex direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, che a suo dire non l’ha fatto lavorare: «Dice che occorre rinfrescare la tv con volti nuovi. Dovrebbero mandare in pensione i direttori che cancellano il pubblico dai 40 anni in su e dimenticano trasmissioni come la mia: partiva dall’8 per cento di share consegnando il 30 alla Vita in diretta. Un record» (a Franco Manzoni).
• Ha portato in teatro uno spettacolo di canzoni fuoriclasse di tutti i tempi (Canzone, amore mio, nel 2007).
• Da ultimo in tv, nel 2010 ha condotto su Raidue Minissima 2010, tributo a Mina per i suoi settant’anni; nel 2012 su Raiuno Estate con noi in tv (da luglio a settembre in sostituzione de La prova del cuoco); ancora nel 2012 su La7 ha tenuto una rubrica all’interno del Cristina Parodi Live.• Autore del libretto d’opera La zingara guerriera, «un atto d’amore verso l’opera (...) Sono cresciuto nel culto della lirica: mia madre diplomata in pianoforte, mio padre melomane, mio nonno che lavorava alla Scala».• Il tono eccessivamente nostalgico delle trasmissioni di Limiti è stato motivo di ironie, tra gli altri, per Caparezza (Limiti) e Simone Cristicchi (Vorrei cantare come Biagio Antonacci).
• Amante degli animali, è stato testimonial dell’Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali.
• «Ho tremila libri di spettacolo a casa, una grande raccolta di videonastri e di vecchie riviste. Altrimenti non potrei fare bene il “citazionista”».
• Nel 2000 sposò la ventisettenne Justine Mattera, da cui si separò nel 2002.