31 maggio 2012
Tags : Giuseppe Leoni
Biografia di Giuseppe Leoni
• Mornago (Varese) 15 aprile 1947. Politico. Della Lega. Insieme a Umberto Bossi fondatore della Lega autonomista lombarda nel 1984 (possiede un terzo del simbolo del partito). Eletto alla Camera nel 1992 e nel 1996, al Senato nel 1994, 2001, 2006, 2008.
• «Quasi mai si ricorda la vera eminenza grigia, l’uomo che non compare mai nelle foto di famiglia se non in fondo e in ombra, ma che è dietro a ogni decisione di casa Bossi: Giuseppe Leoni» (Gilberto Oneto) [Lib 20/1/2012].
• «Senza Bossi il partito non esiste (…) I fondatori della Lega sono divinità, come i santi per la Chiesa: non si possono toccare» (a Davide Vecchi) [Fat 25/5/2012].
• Nel 2013 ha fondato dl’associazione Padania libera.
• Dal 2002 all’Aereo Club d’Italia, prima come Presidente poi come commissario. Nel luglio 2012 «il senatore padano Giuseppe Leoni ha firmato un emendamento alla spending review con il quale si proroga per un anno il commissario dell’Aero Club d’Italia, che è Giuseppe Leoni. Il senatore Leoni, dunque, ha confermato di stimare molto il commissario Leoni, conoscendolo bene e stimandone il lavoro fatto, senza sosta, dal lontano 2002. Infatti sono dieci anni che il senatore esce da Palazzo Madama, si toglie il celebre papillon e indossa occhialoni e cuffia di cuoio con massimo godimento» (Mattia Feltri).
• Amante delle due ruote e artista per hobby, in occasione dei Mondiali di ciclismo disputati a Varese nel 2008 «ha pensato di “cantare” l’evento realizzando di persona e facendo collocare su una rotonda all’ingresso della città le sagome di nove ciclisti a grandezza naturale. Gli atleti in sella hanno però le sembianze di tutti i maggiorenti locali della Lega Nord e in testa al gruppo ecco proprio Umberto Bossi, con braccia levate al cielo e maglia di campione del mondo. L’effetto è disorientante: c’è un po’ di realismo sovietico, molto dei murali messicani e un po’ dell’esercito di terracotta cinese; oltre a Bossi nell’installazione sono riconoscibili tra gli altri il ministro Maroni, il sindaco di Varese Fontana e lo stesso Leoni, in ordinata fila indiana dietro il Capo trionfatore» (Corriere della Sera).
• «Nel 2010 il ministro Matteoli pagò all’aeroclub 18 monoplani che dal cattolicissimo Leoni furono battezzati con nomi di ministri e politici del centrodestra. C’era l’I-Cald dedicato a Roberto Calderoli, l’I-Rmar per Roberto Maroni, l’I-Gitr per Giulio Tremonti, un I-Noel che fa pensare al nome di Leoni al contrario e, manco a dirsi, un I-Umbe dedicato al capo padano» (Marco Cremonesi).