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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Claudio Lauretta

• Novi Ligure (Alessandria) 20 luglio 1970. Imitatore. Di Vissani, Scalfaro e Di Pietro a Striscia la notizia, di Zucchero e Pino Daniele al Dopofestival, in Tintoria Show (Raitre) «un Romano Prodi versione Fonzie di Happy Days, e invece di dire “ehi!”, dice “ohi!” alla bolognese» (Alessandra Comazzi). Imitatore anche in Markette e Chiambretti Night di Piero Chiambretti, e nei programmi radiofonici Caffelatte News (Radio Monte Carlo) e Ciao Belli (Radio Deejay). È il becchino Giulio Rantolo (personaggio inventato da lui), il cui motto è «La salma è la virtù dei morti».
• Visto a teatro in Parcondicio e Claudio Lauretta Live, al cinema in Nero bifamiliare (Federico Zampaglione 2007), in tv in diverse campagne pubblicitarie.
• «O sei Grillo, o sei Benigni, o i capistruttura ti controllano. E, siccome sono messi lì dalla politica, temono di più i grandi temi sociali che la presa in giro del personaggio pubblico».
• «Nel 2006 lavoravo a Markette con Chiambretti. Fingendomi Adriano Celentano chiamai il direttore di Chi Alfonso Signorini per lamentarmi di un servizio. E il giornalista ci cascò in pieno. Naturalmente poi non se la prese, ma il Molleggiato sì: mi ha querelato per diffamazione. Una vicenda assurda da cui per fortuna sono uscito, con una piena assoluzione. Per fortuna i giudici riconoscono ancora il diritto di satira» (ad Antonio Castaldo) [Cds 20/11/2008].