Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Gioacchino Lanza Tomasi

• Roma 11 febbraio 1934. Musicologo. Ex professore di Storia della musica all’Università di Palermo. Ex sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli (2001-2007), lasciato tra le polemiche: la fondazione, con 54 milioni di debiti, era stata commissariata, il suo incarico tramutato in quello di consulente per l’attività artistica. Era stato anche direttore artistico del Massimo di Palermo (1971-75), del Teatro dell’Opera di Roma (76-84), del Comunale di Bologna (92-95). Dal 1996 al 2000 direttore dell’Istituto italiano di cultura di New York. Dal 1985 al 1993 consulente musicale del Teatro Comunale Vittorio Emanuele di Messina.
• Terzogenito di Fabrizio Lanza conte di Assaro e di Conchita Ramirez de Villa Urrutia, appartiene a una delle più antiche famiglie dell’aristocrazia siciliana. Figlio adottivo dello scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa (1896-1957), l’autore de Il Gattopardo (il personaggio di Tancredi sarebbe stato ispirato proprio da lui): «A vent’anni incontrai Lampedusa e il cugino Lucio Piccolo. Essi riconobbero in me uno di loro. Con Lampedusa avevo molte affinità, per esempio eravamo entrambi dipendenti dalle madri. Dei nostri padri avevamo paura. Le nostre madri, invece, erano colte, ed eravamo la pupilla dei loro occhi».
• Dal 2008 è tra i grandi di Spagna. In settembre a Madrid il ministro della Cultura Cesar Antonio Molina gli consegnò la Medaglia d’oro delle belle arti. Di re Juan Carlos dice: «Ci siamo incontrati da bambini, i nostri genitori si conoscevano». Critico con la politica culturale italiana: «Qui da noi il ministero per i Beni culturali ha funzionato quando il titolare era seriamente interessato alla cultura: è il caso di Spadolini, Ronchey, Galasso. Quando invece si trattava di ministri più interessati alla politica, le cose non sono andate altrettanto bene. Le attività culturali possono essere declinate in senso puramente mediatico o sostanziale. Nel primo caso si punta sui grandi eventi e sui personaggi celebri, nel secondo sull’idea che la cultura debba permeare la società: quest’ultima è la scelta della Spagna, mentre da noi attualmente si percorre l’altra strada» (ad Antonio Tricomi).
• Nei suoi libri gli interessi del musicologo si alternano ai temi legati alla Sicilia e alla famiglia. Ha pubblicato fra l’altro Guida all’opera (Mondadori, 1981), Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Una biografia per immagini (Sellerio, 1998), Vincenzo Bellini e I luoghi del Gattopardo (entrambi Sellerio, 2001).
• Sposato con Nicoletta Polo, tre figli.