Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Lucrezia Lante della Rovere

• Roma 19 luglio 1966. Attrice. Vista in tv in diverse fiction, tra cui Giorni da leone 2, accanto a Luca Barbareschi (Raidue), Tutti pazzi per amore 3 (Raiuno), Tutta la musica del cuore (Raiuno), è nota nei panni dell’ispettore Milani di Donna detective (regia di Cinzia Th. Torrini, Raiuno): «Ho dovuto prendere lezioni da una vera poliziotta per destreggiarmi con le armi. Ma ho accettato volentieri, perché è raro vedere in tv una donna che, pur avendo tutte le incombenze familiari di qualunque altra casalinga, deve poi vedersela con un mondo tutto al maschile» (a Emilia Costantini, a cui ha anche confessato che, da spettatrice, non ama i film polizieschi).
• Figlia di Alessandro Lante della Rovere (1936-1995) e Marina Ripa di Meana. «Sono secca e lunga, ho un fisico aristocratico e non ho l’anima popolare, non sono Sabrina Ferilli, sorrisi e pacca sulla spalla “e ’nnamo”».
• «La mia famiglia è nobile, ma mia nonna durante la guerra s’è ritrovata sette figli da tirar su e il marito scappato con un’altra donna. Papà è cresciuto a Villa Lante a Bagnaia, vicino Viterbo. Poi hanno dovuto vendere la villa e... A un certo punto papà non ce l’ha fatta, è rimasto vittima del suo passato, della sua fragilità. I miei erano separati e sono cresciuta per metà in una situazione di povertà, per l’altra metà con mia madre che mi mandava a studiare in America» (a Valerio Cappelli).
• «Ho fatto il Centro sperimentale, ma non sono mai stata una studentessa modello. Sono andata via di casa per bisogno di indipendenza e perché la famiglia mi ha sempre spinto a lavorare. Il primo passo di attrice è stato un provino con Monicelli per Speriamo che sia femmina» (a Maria Pia Fusco). Nel film, del 1986, affiancò dive del calibro di Catherine Deneuve, Liv Ullman, Stefania Sandrelli. Lo stesso anno debuttò a teatro in Casanova a Spa diretto da Luca De Fusco. Vista anche in Storia di ragazzi e di ragazze (Pupi Avati 1989), Quando eravamo repressi (prima sul palcoscenico, poi al cinema con la regia dell’autore, Pino Quartullo, 1992), La carbonara (Luigi Magni 2000), Sms – Sotto mentite spoglie (Vincenzo Salemme 2007), Viola di mare (Donatella Maiorca 2009) ecc.
• Due figlie gemelle, avute da Giovanni Malagò: Vittoria, che lavora in uno studio fotografico a Milano, e Ludovica, studentessa di Architettura a Londra. Ha avuto una lunga storia (sette anni) con Luca Barbareschi. Poi col pittore Marco Tirelli (la relazione durò cinque anni). Nel 2012, concorrente a Ballando con le stelle (Raiuno), si baciò in diretta con il suo partner, il ballerino Simone Di Pasquale, ma la love story era una trovata pubblicitaria: «Una balla! Faceva bene al programma. Se ogni uomo che ho baciato fosse diventato una storia ne avrei un carnet pieno. Io e Simone avevamo un buon feeling ed essendo entrambi liberi non dovevamo rendere conto a nessuno» (a Tgcom). Da qualche anno vive con Francesco Zecca, che è anche regista dell’opera teatrale di cui lei è protagonista nel 2013, Come tu mi vuoi, di Luigi Pirandello, ma sono amici: «Condividiamo parte del tempo libero, il tetto e le spese di casa, spesso il lavoro, due cani, le cene con gli amici. Ma non abbiamo una storia. Anzi, la sera ci raccontiamo ciò che ci capita al di fuori di casa. Una storia tra noi? Non ci abbiamo mai pensato, veramente...» (a Paolo Conti) [Iod 26/1/2013].
• È contro i ritocchi chirurgici: «Non mi piacerei rifatta. Ho un problema con la verità, nel senso che il mio viso deve raccontare ciò che sono stata e ciò che sono. Non voglio un viso che non racconta più cosa sono dentro».