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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Anna La Rosa

• Gerace (Reggio Calabria) 1 giugno 1955. Giornalista Rai. Oggi conduttrice di TeleCamere Salute su Raitre. Già all’Adn Kronos e al Tg2, popolare autrice e conduttrice diTeleCamere, la trasmissione della domenica che intervista i politici soprattutto sulla loro vita privata (tutto en amitié). Ex direttrice Tribune e servizi parlamentari. Nel 1999 vinse il premio “Marisa Bellisario” per le donne imprenditrici. Vicepresidente del Consiglio nazionale dei pedagogisti italiani, docente di Giornalismo politico all’Università Statale di Tor Vergata e di Giornalismo televisivo alla Scuola di giornalismo della Luiss-Guido Carli.

• «Gerace, nella Locride, è un paese bellissimo, patrimonio dell’Unesco (...) Sono stata in Calabria fino a sette anni. Poi ci siamo trasferiti a Roma. Fu un dramma. Parlavo solo dialetto. Ogni volta che aprivo bocca i bambini ridevano. Per la vergogna non chiedevo nemmeno di andare a fare la pipì, e schiattavo. A Doria ero una leader. A Roma un’emarginata. La maestra era cattiva, non aveva un briciolo di comprensione. Alla fine mi disse: “Smetti di studiare. Fai la sarta”. In prima media ho incontrato un professore di Lettere molto umano. Mi spiegò che dovevo leggere molto, ad alta voce. Trascorrevo le mie notti a registrare su un vecchio Geloso Il fu Mattia Pascal. Posso ancora citarlo a memoria. Lessi talmente tanto che alla fine ero la prima della classe in italiano. E nei temi prendevo sempre dieci. Cominciai a collaborare a Gioia e al Messaggero, ma mi piacevano gli uffici stampa. Mandai il curriculum a tutti i ministri. Mi rispose l’ufficio stampa di Gianni Goria, ministro del Tesoro. Andai a lavorare lì pochi mesi. Una noia. A 16 anni ero comunista, addirittura trotzkista, giravo con la medaglietta di Trotskij sul giubbino. Poi piano piano, leggendo, sono diventata socialista, lombardiana. A forza di curriculum arrivai all’ufficio stampa diGianni De Michelis. Una delle intelligenze più fervide, laiche, libere che abbia mai incontrato. Dopo un po’ mi stufai. Andai da Pippo Marra, calabrese come me, proprietario dell’agenzia Adn Kronos... Sono andata, mi sono presentata e venni assunta. C’era il caporedattore del politico, Guglielmo Gabbi, uno che ci mancava poco che ci frustasse. C’erano Maria Teresa Meli, Francesco Lo Sardo, Ferdinando Regis, Tonino Satta, Mauro Mazza. Alla fine sono andata al Tg2» (a Claudio Sabelli Fioretti).

• Nel dicembre 2003 il pm di Potenza Henry John Woodcock ne chiese l’arresto in un’inchiesta «su un mai dimostrato affare di tangenti, corruzioni, appalti truccati, acquisizioni illegali di crediti e pilotaggio di nomine ministeriali, il sospetto sulla La Rosa era che avesse invitato in trasmissione gestori di cliniche private in cambio di magnifici regali. Anche qui niente di fatto sul fronte giudiziario. Ma le questioni deontologiche erano rimaste in piedi» (Costanza Rizzacasa). Nel 2007 fu sospesa per quattro mesi dall’Ordine nazionale dei giornalisti.
• Vincitrice del Premio Nazionale Alghero Donna di Letteratura e Giornalismo, sezione Giornalismo.
• Soprannominata Anna La Garofana da Travaglio per via dei i suoi legami con Gianni De Michelis e con il Partito Socialista di Craxi.
• «TeleCamere è pura televisione: le immagini, la suggestione di una musica, di un effetto sonoro, non solo rivestono i contenuti, ma ne fanno parte integrante. Il contenuto non può prescindere dal contenitore. Politica e televisione si avvicinano, lambiscono i confini l’uno dell’altra: se la politica con la seconda repubblica è diventata sempre più comunicazione, la televisione entra a raccontarla come in una costante docu-fiction, quasi un reality show» (ad Aldo Grasso) [Cds 26/2/2013].

• Colleziona porcellane e argenti antichi. Durante i weekend ama andare a cavallo.