Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Filippo La Porta

• Roma 3 settembre 1952. Critico letterario. Scrive sull’Unità, D, il Manifesto ecc. Nel 2007 ha pubblicato Maestri irregolari. Una lezione per il nostro presente (Bollati Boringhieri) e, con Giuseppe Leonelli, il Dizionario della critica militante (Bompiani). Suo il saggio Contro il nuovo giallo italiano nella raccolta Sul banco dei cattivi (Donzelli 2007): «Per lui, i nostri narratori contemporanei possono raccontarci anche l’orrore e l’apocalisse, ma sembra che questa cosa non li riguardi mai» (Alberto Bevilacqua).
• «È tra i pochi della sua generazione che si possano chiamare davvero critici militanti: uno statuto in declino da tempo, che resiste solo in qualche solida roccaforte» (Paolo Di Stefano).
• Il suo Olimpo del Novecento: Proust, Svevo, Céline.
«Quella di Filippo La Porta è critica “allargata”: parte dalla letteratura e arriva alla politica, alla società, e viceversa» (Renato Minore). Fuori dagli stretti confini del critico si è interrogato sull’italianità e lo scarso patriottismo degli italiani in Diario di un patriota perplesso negli Usa (e/o 2008).
• Tra i suoi ultimi libri: Meno letteratura, per favore! (Bollati Boringhieri 2010), Pasolini (Il mulino 2012) e Poesia come esperienza. Una formazione nei versi (Fazi 2013).