31 maggio 2012
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Biografia di Michelangelo La Barbera
• Palermo 10 settembre 1943. Mafioso. Detenuto dal dicembre 1994, al 41 bis. Sposato, con figli.
• Uomo d’onore del mandamento di Boccadifalco. Quando Totò Riina scatenò la sua guerra contro i palermitani (vedi scheda), si schierò con lui, non facendosi scrupolo di tradire Calogero Di Maggio e il cognato Santo Inzerillo (che si erano dati alla macchia per sottrarsi alla mattanza dei corleonesi), convincendoli a lasciare il nascondiglio per accompagnarli invece da chi, grazie a lui, li avrebbe strangolati (in Palermo il 26 maggio 1981). Diventato reggente del mandamento di Boccadifalco, fu tra i mandanti della strage di Capaci (festeggiata con un brindisi un mese dopo a casa Guddo), e di via D’Amelio (come accertarono i giudici, condannandolo all’ergastolo). Condannato all’ergastolo anche per altri omicidi, fu invece assolto dall’accusa di concorso nell’omicidio del giornalista Mino Pecorelli, tra gli altri, con il senatore Giulio Andreotti.
• Soffre di diabete.
• Ultime Condannato all’ergastolo per l’omicidio di Salvo Lima (Corte di Assise di Palermo, 10 maggio 2002), la sentenza era diventata irrevocabile nei suoi confronti per mancanza d’impugnazione. Altri imputati, invece, condannati, avevano presentato ricorso in Cassazione, che dava loro ragione. Nel 2011 La Barbera si doleva invano davanti alla Corte di Assise di Appello, chiedendo l’estensione a lui della sentenza della Corte di Cassazione nei confronti dei coimputati. Il 3 ottobre 2012 la Corte di Cassazione ha sancito definitivamente la sua responsabilità (a cura di Paola Bellone).