31 maggio 2012
Tags : Daniele Puppi
Biografia di Daniele Puppi
• Pordenone 1970. Artista. Realizza installazioni video-sonore in cui vuole instaurare una relazione fra il protagonista (lui stesso) e l’ambiente scelto per la performance. Molti suoi interventi sono intitolati Fatica con un numero di identificazione «una serie di video ossessivi e perfetti come un canto gregoriano, che trovano compimento e realizzazione nei differenti spazi in cui l’artista è invitato a esibirsi». In Happy Moms (2013) recupera immagini tratte da un repertorio pornografico, vintage e kitch, per poi frammentarle e riassemblarle in videoproiezioni ambientali. Una grande proiezione in 16:9 è scompaginata e fatta ruotare vorticosamente come un’elica, fino a far perdere la percezione di ciò che si sta guardando; quando questo avviene, il ritmo del vortice rallenta e l’immagine torna leggibile, per poi riprendere la sua rotazione. In Blast (2013) trasforma da bidimensionale in tridimensionale alcune immagini di partenza, decostruendo e riscrivendo immagine e montaggio: «Un topo frantumato e ricomposto dei primi due monitor che appare e scompare, muta di colore, si ischeletrisce, diventa una metafora dell’immagine stessa, un’immagine da vivisezionare e da rianimare, un corpo che l’artista rigenera e a cui infonde nuova vita. Lo stesso vale per i fiori di carne degli altri due monitor: sbocciano, vibrano, si dilatano, si rovesciano, si scompongono e si ricongiungono, accompagnati dal suono di colpi di due armi da fuoco». (la Repubblica)