Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Pier Gianni Prosperini

• Vicenza 7 ottobre 1946. Medico. Politico (An, ex Lega). Ex assessore ai giovani, allo sport e al turismo della Regione Lombardia (2005-2009).
• Detto «Obelix»: «Un metro e novanta di altezza, 140 centimetri di torace, 46 di piede, dermatologo, ex pugile, assessore Pdl della Lombardia con delega a Giovani, Sport, Turismo e Sicurezza. Arrestato con l’ipotesi di corruzione aggravata, turbativa d’asta e truffa ai danni della regione. Avrebbe ricevuto una tangente da 230mila euro dal gruppo Profit che controlla le emittenti locali Odeon Tv e Telereporter. La mazzetta sarebbe stata stornata dalla campagna pubblicitaria 2008-2010 da 7,5 milioni di euro concepita per promuovere le bellezze della Lombardia in tv. Quei soldi sono finiti tutti alle televisioni di Raimondo Lagostena Bassi, numero uno della Profit, finito in carcere pure lui. In cambio, Prosperini avrebbe avuto anche spazi televisivi adeguati per promuovere la propria immagine in vista delle elezioni» (Corriere della Sera) [Walter Galbiati, Rep 17/12/2009; Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella, Cds 17/12/2009]. Nel 2010 patteggia a 3 anni e 5 mesi di pena, più 1500 euro di multa. Dopo pochi giorni tenta il suicidio lasciando una lettera alla figlia in cui parlava di «persecuzione giudiziaria». Ad ogni modo, le ferite autoinferte non sarebbero state letali. Ancora aperta a suo carico l’inchiesta in merito a un presunto traffico di materiale d’armamento verso l’Eritrea. Da ultimo visto come medico volontario all’Ospedale di Legnano.
• Intervistato da Stefano Lorenzetto, nel marzo 2007 parve suggerire l’uso della garrota contro gli omosessuali: «Alla maniera degli Apache: cinghia bagnata legata stretta intorno al cranio. Il sole asciuga il laccio umido, il cuoio si ritira, il cervello scoppia». Intervenne anche Gianfranco Fini, il suo presidente: «Si vergogni e si dimetta. Di dirigenti come lui la destra italiana non sa che farsene». Si difese dicendo che si trattava di «un’iperbole»: «Talmente iperbole che la garrota apache non esiste. C’è solo nei fumetti di Tex» (a Maurizio Giannattasio).
• Nel giugno 2008 sotto inchiesta per truffa ai danni della Regione: avrebbe usato fondi del Pirellone (200 mila euro) per pagare spazi autogestiti su tv locali e promuovere la propria immagine. «Ho usato soldi miei, ho le ricevute dei bonifici che lo dimostrano».
• Appassionato di judo, da ragazzo fece anche pugilato.