31 maggio 2012
Tags : Giuseppe Prevedini
Biografia di Giuseppe Prevedini
• Caravaggio (Bergamo) 3 giugno 1957. Politico. Della Lega. Dal 2006 sindaco della città natale, secondo un reportage pubblicato nel 2008 dai quotidiani spagnoli El Mundo e El Pais la «più razzista in Italia».
• «Sedicimila abitanti e cento telecamere. Mille extracomunitari regolari guardati a vista da 30 vigili urbani e carabinieri. “Perché da noi la sicurezza è al primo posto”, dice orgoglioso» (Fabio Poletti).
• «Di fronte a quell’immigrato che chiedeva la cittadinanza italiana pur non sapendo leggere l’italiano, mi sono sentito preso per i fondelli» disse per motivare il rifiuto di conferire la cittadinanza a un egiziano che di fronte a lui non era riuscito a leggere la formula di rito per la richiesta. In precedenza aveva imposto la presentazione del permesso di soggiorno agli stranieri che volevano sposarsi in Comune per evitare “nozze di comodo” ed era stato richiamato dalla Prefettura (l’idea fu poi recepita per legge) (Claudio Del Frate) [CdS 15/5/2009].
• Ha intitolato cinque vie cittadine ad altrettanti magistrati assassinati; ha preso posizione a favore della vittima di un furto che aveva sparato al rapinatore, anche dopo la condanna dell’uomo.
• «Il suo fu uno dei primi comuni a far installare i doggy box, speciali contenitori che distribuivano sacchetto e paletta». Fece anche modificare i regolamenti cittadini così da consentire l’accesso agli edifici comunali (dagli uffici al cimitero) insieme al proprio animale domestico» (Pietro Tosca) [CdS 27/1/2013 e 23/3/2013].
• Destinatario di numerose lettere e mail di protesta per il tradizionale palio dei porcellini [CdS 5/10/2013].
• «Ho altre priorità rispetto a quel condominio», disse nel rifiutare, anche a causa del patto di stabilità interno, il sostegno finanziario del Comune per restaurare la casa natale di Caravaggio. Per risparmiare («Troppo caro») decise anche di uscire dall’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Alessandra Troncana, Cds 2/3/2013].
• «Io sulla barca di Previti non sono mica salito. Non ho nemmeno bene capito perché abbiano usato proprio il suo veliero. Mi hanno detto che era lì in vacanza. Può darsi che Cesare Previti sia un altro tormentato, come lo fu Caravaggio» fece sapere quando i resti del Caravaggio furono portati dalla città natale a Porto Ercole (dove il pittore morì) a bordo dell’imbarcazione di Previti.