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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Lisa Ponti

• Milano 1922. Figlia del grande architetto Gio’ Ponti (1891-1979), «dal 1941 è stata la collaboratrice più stretta del padre, prima a Stile, la straordinaria rivista, oggi dimenticata, che Ponti pubblicò con Garzanti fino al 1947, un prodotto editoriale che lascia ancora oggi a bocca aperta per il taglio grafico e la genialità dei temi affrontati. Poi a Domus, la più importante rivista italiana di architettura e design del Novecento, dal 1948, quando l’architetto tornò a dirigerla dopo la rottura degli anni Quaranta con il suo bravissimo editore, Gianni Mazzocchi. Ma Lisa è stata qualcosa di più che una collaboratrice, perché già dalla fine degli anni Cinquanta è stata lei la vera anima di Domus, dove pubblicava i lavori degli artisti senza la mediazione dei critici: le copertine e gli interventi di William Klein, Pistoletto, Lucio Fontana, Gino De Dominicis.  “I collaboratori, Restany, Sottsass, Trini, Battcock, Rudofsky, gli Eames, Rykwert, Wirkkila, Carmela Haerdtl, venivano a noi per affinità. Tutto era fondato sul rapporto personale, sugli incontri, gli scambi epistolari”. A casa Ponti venivano Arturo Martini, Sironi, De Chirico. Martini ha abitato con loro, alla fine della guerra. “Non aveva più una casa. Era solo”. Campigli ha ritratto nel 1934 la famiglia Ponti, i tre figli e i due sposi in un famoso quadro. “Abbiamo passato un lungo inverno nel suo studio per il Ritratto di famiglia. Non posavamo, ma giravamo qua e là per la stanza. Lui dipingeva, faceva da mangiare, ci raccontava della sua fuga in Russia”. Negli anni Quaranta aveva cominciato a disegnare e dipingere. “Me l’aveva ordinato mio padre”. Poi ha smesso per quasi cinquant’anni e ha ripreso nel 1992. I suoi acquerelli le assomigliano: leggeri, scherzosi, acuti delicati, secchi»  (Marco Belpoliti).