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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Claudio Pollio

• Napoli 27 maggio 1958. Ex lottatore (libera). Medaglia d’oro alle Olimpiadi di Mosca (1980), pur perdendo 5-1 l’ultimo incontro con il russo Kornilayev. Poi l’attesa dell’ultimo incontro, vinto dal coreano Jang nei confronti del russo, vissuta all’antidoping: «Sudavo, ero in ansia, quelli si giocavano la mia medaglia d’oro e io dovevo pensare a fare pipì…» [L’enciclopedia delle olimpiadi vol. II, Rcs 2008, p.555]. «Dopo la vittoria Sandro Pertini mi fece cavaliere. Solo che ero disoccupato e quando uscì sui giornali, il presidente mi chiamò a casa. “Ma è vero?”, mi chiese. Certo, gli risposi. Era furioso, fece qualche telefonata, due ore dopo ero un impiegato della Banca di Roma». Nel 1983 fu squalificato dalla Federazione per scarso rendimento, saltando l’anno successivo i Giochi di Los Angeles «In realtà non potevo usufruire di permessi per allenarmi, e mollai». Nel suo curriculum anche un argento europeo e quattro titoli italiani.
• «Il suo peso naturale era intorno ai 56 chili, come un altro compagno di lotta. “Ma i federali volevano che io facessi i 48 e lui i 52”. A perdere peso c’è da perdere il senno ed è comprensibile che Claudio abbia mandato all’aria la sua carriera per un chilo in più o in meno. Tutta la sua breve storia è fatta di digiuni, sofferenza, grammi da smaltire, notti a sudare alla vigilia delle gare. Lui è piccolino, ma 48 kg sono davvero pochi. “Mi ricordo quante volte alla fine di un match sarei voluto rimanere con le spalle sul materasso e dire, mi mangio tutto”» (Corrado Sannucci).