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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Severino Poletto

• Salgareda (Treviso) 18 marzo 1933. Cardinale (creato da Giovanni Paolo II nel febbraio 2001).
• Ultimo di undici figli, si trasferì in Piemonte con la famiglia nel 1952. Alla morte del padre, l’anno seguente, iniziò gli studi in seminario a Casale Monferrato. Nel 1957 fu ordinato viceparroco a Montemagno, nello stesso anno perse anche la madre in un incidente stradale.
• «Facevo il magazziniere in un’azienda metalmeccanica a Casale Monferrato, dov’ero parroco. Quasi tre anni. Facevo part time, perché avevo anche la parrocchia. Erano gli anni 1967-1968, quando si poteva veramente parlare di classe operaia. La mia parrocchia era in uno dei quartieri più rossi della città, però era una sinistra motivata non da ragioni ideologiche ma piuttosto da ragioni sindacali. C’era il convincimento che solo a sinistra difendessero gli interessi degli operai. Ma tante persone venivano in chiesa. Se avessi avuto solo quelli che votavano una certa parte, avrei avuto la chiesa quasi deserta» (da un’intervista di Marco Politi).
• Nominato vescovo di Fossano il 3 aprile 1980, dal 1989 fu per dieci anni alla guida della diocesi di Asti. Arcivescovo di Torino dal 1999. Il 13 dicembre 2007 fu lui a officiare nel Duomo di Torino i funerali per le vittime del rogo avvenuto alla Thyssen-Krupp la notte tra il 6 e 7 dicembre (da quattro che erano, gli operai morti sarebbero poi saliti a sette).
• L’11 dicembre 2008 inaugurò il Museo diocesano di Torino, con sede nella Chiesa inferiore della Cattedrale di San Giovanni Battista.
• Nel marzo 2008 inviò (poco prima di compiere 75 anni, come previsto dal Diritto canonico) lettera di dimissioni al pontefice Benedetto XVI, il quale invece ne prolungò l’incarico di due anni. Nell’ottobre 2010 ne accolse la rinuncia al governo pastorale per raggiunti limiti di età.
• Nel marzo 2013 partecipò al conclave che elesse papa Francesco, uscendo dal novero dei cardinali elettori al compimento dell’ottantesimo annodi età, cinque giorni dopo. «Ci incontravamo tutti i giorni e anche nella Cappella Sistina siamo stati seduti vicino: i posti li assegnano per data di nomina e noi siamo diventati cardinali insieme, nel 2001. Tra noi c’era solo il cardinale di Lisbona e abbiamo sempre scambiato qualche parola. Siamo molto amici».
• «Poco sensibile alle mode intellettuali, a proposito degli immigrati ha detto che non merita ospitalità chi viene in Italia per delinquere. Ha parlato di globalizzazione cattiva e di globalizzazione buona. Ha condannato il terrorismo non meno della guerra. Ha sostenuto che non esiste bandiera della pace più grande di Cristo risorto. Alle esequie di Gianni Agnelli, citando le autorità presenti, scordò Berlusconi e se ne scusò. Nutre simpatia per Vasco Rossi da quando disse: “Sono alla ricerca di qualcosa di più grande di me”» (La Stampa).
• Vive attualmente a Testona, frazione di Moncalieri.