31 maggio 2012
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Biografia di Giuseppe Pizza
• Sant’Eufemia di Aspromonte (Reggio Calabria) 21 dicembre 1947. Politico. Dal 2003 segretario nazionale della Democrazia cristiana (riconfermato per la terza volta nel 2010). Sottosegretario all’Educazione, università e ricerca nel Berlusconi IV. «Sono un dossettiano di ferro che ha sempre militato nella sinistra dc, celebre per alcuni scontri con Fanfani anche in tema di divorzio, che io, tuttora felicemente scapolo, non vedevo tanto negativamente».
• Alla vigilia delle elezioni 2008 una sentenza del Consiglio di Stato riammise la lista della sua Dc che in un primo momento era stata esclusa dall’ufficio elettorale del Viminale per via di un simbolo (Scudo Crociato-Libertas) troppo simile a quello dell’Udc. Poiché le schede senza il suo simbolo erano già state stampate, per qualche giorno minacciò di chiedere un rinvio del voto al quale infine rinunciò «per il bene del paese» (probabile che Berlusconi gli avesse già promesso un posto nel futuro governo).
• «Era accanto a Flaminio Piccoli e al vecchio Giuseppe Alessi nei tempi in cui fondarono dopo la crisi dei primi anni Novanta e la trasformazione nel Partito popolare, i primi nuclei semi-clandestini di Rinascita della Democrazia cristiana. Quelli sui quali sarebbe stata imbastita un’accanita battaglia giudiziaria. Battaglia chiusa (pare) dalla contestatissima sentenza del giudice romano Francesco Manzo che il 15 settembre 2006 liquidò in 123 righe ogni pretesa di quello che era convinto di essere stato l’ultimo segretario del partito, cioè Rocco Buttiglione, diffidandolo dal “molestare” gli “eredi” del nome e del simbolo del grande movimento di Sturzo e De Gasperi, Moro e Fanfani, Dossetti e Andreotti, Cossiga e Scalfaro: i signori Armando Lizzi e Giuseppe Pizza» (Gian Antonio Stella).
• «Per sommissimi capi si può dire che la Dc di Pizza, fondata insieme al dottor Sandri, poi divenuto acerrimo nemico, negli anni ha stretto legami con il Polo, i Verdi, Mastella; quindi si è federata o ha cercato di federarsi con le altre mini-dc, di Prandini e di Publio Fiori; poi ha tessuto rapporti con il Codacons, con De Gregorio, con l’entourage di Prodi» (Filippo Ceccarelli).
• Non è sposato.