Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Paolo Pininfarina

• Torino 28 agosto 1958. Industriale. Figlio di Sergio. Dall’agosto 2008 presidente del gruppo di famiglia (dopo la morte del fratello Andrea). Dopo la scomparsa del padre è rimasto l’unico rappresentante della famiglia a ricoprire un ruolo nella governance e nel top-management dell’azienda (in qualità di presidente non esecutivo).
• La Pininfarina ha più di 3.000 dipendenti e produce attualmente cinque modelli di auto (Volvo C70, Alfa Romeo Brera, Alfa Spider, Ford Focus Coupé-Cabriolet, Mitsubishi Colt Czc). Tra gli altri clienti: Ferrari, Maserati, Peugeot-Citroën, Renault, Jaguar, Honda ecc. Agli inizi del 2008 Andrea sottoscrisse un aumento di capitale da 100 milioni di euro per rilanciare il gruppo dopo una difficile congiuntura finanziaria, tra i nuovi soci il finanziere francese Vincente Bollorè, l’industriale indiano Ratan Tata, la famiglia Marsiaj, Alberto Bombassei, Piero Ferrari (la famiglia resta comunque azionista di riferimento con una quota superiore al 30 per cento). Alla prima riunione da presidente Paolo ha espresso la volontà di dare un «segno di forte continuità»: «I Pininfarina hanno risposto alla tragica emergenza dando fiducia alle persone che hanno collaborato con mio fratello alla predisposizione del piano industriale e finanziario (sono stati cooptati nel cda il direttore generale Silvio Angorio e quello finanziario Giancarlo Albertini – ndr). Il mio impegno è che il programma di sviluppo tracciato da mio fratello continui nei tempi e nelle modalità già indicati».
• «Dopo poche ore dall’incidente stradale, la Borsa, in maniera cinica, aveva premiato il titolo Pininfarina, immaginando forse un rapido cambio negli assetti proprietari. Poi, di fronte alla conferma che la famiglia avrebbe continuato a mantenere la proprietà e la gestione, Piazza Affari ha penalizzato il titolo» (Diego Longhin e Marco Trabucco).
• Laurea in Ingegneria al Politecnico di Torino, nel corso degli anni Ottanta ha lavorato per Cadillac e General Motors, prima di assumere nel 1987 la guida della Pininfarina Extra (disegno industriale, arredamento, architettura, nautica) di cui è tuttora presidente e amministratore delegato.
• Sposato con Ilaria, cinque figli.