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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Edi Pinatto

• Teramo 10 giugno 1963. Ex magistrato. Sostituto procuratore a Milano, nel 2008 è stato rimosso dall’ordine giudiziario e nel 2013 è stato condannato al risarcimento di 10mila euro di danno al ministero della Giustizia (una decisione che ha pochissimi precedenti, solo cinque negli ultimi venticinque anni) per aver impiegato otto anni per scrivere le motivazioni di una sentenza.
• Il caso fu sollevato da Repubblica l’11 marzo 2008. «Edi Pinatto otto anni fa era giudice presso il tribunale di Gela ed aveva condannato due mafiosi a 24 anni di reclusione ciascuno, la moglie del boss Piddu Madonia ad 8 anni e altri quattro favoreggiatori a pene minori. Ma dopo otto anni non aveva ancora depositato le motivazioni della sentenza e a causa di questo ritardo tutti gli imputati erano ritornati in libertà. La denuncia di Repubblica provocò, oltre a numerose polemiche, l’intervento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dell’allora ministro di Grazia e Giustizia, Clemente Mastella. Dopo qualche giorno il magistrato finito nell’occhio del ciclone si prese un paio di settimane di ferie, ritornò a Gela e, finalmente, scrisse le motivazioni di quella sentenza emessa otto anni prima. Ma per il Csm non è bastato» (Francesco Viviano).
• Davanti al Csm, prima di essere condannato, disse poche parole «per smontare l’immagine di giudice fannullone cucitagli addosso e spiegare le ragioni di quel clamoroso ritardo col suo “trasferimento a Milano e con la difficoltà di dovere smaltire l’arretrato accumulato a Gela”» (Biagio Marsiglia).