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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Paolo Pillitteri

• Sesto Calende (Varese) 5 dicembre 1940. Politico. Ex sindaco di Milano (1986-1991). Ex politico: «già dato, largo ai giovani» [Massimo Emanuelli, storiaradiotv.it]. Lasciata l’attività politica ha ripreso a fare il giornalista, conduce programmi su piccole emittenti ed è spesso ospite come opinionista. Condirettore di L’Opinione delle Libertà.
• Padre carabiniere, madre insegnante (entrambi partigiani in Valtellina), ha sposato Rosilde Craxi (sorella di Bettino): «Ci trovammo in tre a far la coda per l’iscrizione all’università: io, Ugo Intini e Rosilde, che i genitori avrebbero voluto chiamare Ildegonda: sarebbe stato un ostacolo quasi insormontabile al nostro matrimonio. Il fratello Bettino lo conobbi poco dopo».
• «Le disgrazie di Paolo Pillitteri cominciarono il primo maggio 1992: avviso di garanzia per lui e per il suo predecessore, Carlo Tognoli. Contestazioni per pochi milioni, ma quanto basta per stroncare due carriere. Alla fine, Pillitteri ha totalizzato una condanna a 2 anni, 1 mese e 11 giorni; sette assoluzioni e due prescrizioni» (Michele Brambilla).
• «Ci fu una riunione della direzione nazionale del Psi, in via del Corso, a Roma. Giorni tragici: erano già morti Sergio Moroni e Vincenzo Balzamo, in piazza c’erano le tricoteuse. Tutto il partito era sotto accusa. La direzione del partito espulse me, e tutti gli altri inquisiti. Non è che non me l’aspettassi: è che lo trovavo surreale. Ci dicevano. Sappiamo bene come ci finanziamo: però vi dobbiamo buttare fuori».
• Editore della SugarCo, è autore di parecchi libri, tra cui: con Umberto Giovine, Europa socialista (Critica Sociale 1979), poi Somalia ’81 (1981), Nero su bianco (1981), Meglio rossi che morti (1982) tutti editi SugarCo. Nel 2008 ha pubblicato il libro Quando Benedetto divenne Bettino (Spirali): «Craxi era il Sarkozy italiano, ma vent’anni fa nessuno se n’è accorto».
• Severo sulla Milano di oggi: «Non è una città razzista, ma purtroppo sempre più chiusa in se stessa. Certo è molto diversa da quella in cui – come racconto nel libro – Bettino Craxi si affacciava alla politica. Quando ero sindaco non avremmo mai negato l’iscrizione ai bambini figli dei clandestini immigrati. E non avremmo nemmeno perso tanto tempo a decidere di accogliere i rifiuti di Napoli. Quella gente è disperata e non ha nessuna colpa. Le giunte di centrosinistra sono state le ultime a costruire veramente edilizia popolare» (a Repubblica). Criticò l’ecopass introdotto a fine 2007 dal sindaco Letizia Moratti: «Sarà un casino, e non ci vorrà molto a capire che alla fine il gioco non vale la candela, che hanno messo in piedi un ambaradàn un po’ inutile» (a Rodolfo Sala).
• Due figli: Stefano e Maria Vittoria. Tifa Inter.