Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Carbonia (Carbonia Iglesias) 16 ottobre 1966. Politico. Eletto alla Camera per tre volte (nel 2006 con Forza Italia, nel 2008 e 2013 con Pdl). A fine 2013 ha lasciato il gruppo del Pdl e si è iscritto al Misto. A gennaio del 2014 si è presentato alle elezioni regionali sarde con la lista Unidos. Ex presidente della Regione Sardegna.
• «Mauro il Bello. Tre volte presidente della giunta sarda; la prima travolto dalle dichiarazioni programmatiche copiate da quelle di Formigoni: la Sardegna con 9 province e le Alpi, come la Lombardia: “Un errore informatico, sbagliò una segretaria, si fece un polverone”. La seconda volta, impallinato ancor prima di presentare la giunta. Terza presidenza, venti mesi tormentati: “Un calvario, giochetti di palazzo e di corridoio, mistificazioni, manipolazioni, imboscate di franchi tiratori”. Uno abituato a vincere sempre, dai tempi del movimento studentesco a quando inventò in poche ore una lista di compagni di scuola e fu eletto con altri 3 al consiglio comunale di Iglesias per diventarne sindaco, a 26 anni, mettendo fine a 40 anni di governo delle sinistre» (Alberto Pinna).
• «Ha fatto la gavetta di giornalista con Maria Luisa Busi, poi fu cacciato all’esame da professionista con l’accusa d’aver saputo il tema (sul Medio Oriente) in anticipo: “Ma il magistrato”, che una volta tanto ha giudicato come vuole lui, “l’ha letto e l’ha trovato eccellente”» (Francesco Battistini).
• Con il centrodestra si fece promotore di un referendum per abrogare il Piano paesaggistico regionale della giunta Soru (che vieta le costruzioni fino a oltre 2 chilometri dalle coste), raccolse 24 mila firme, quando ne bastavano 10 mila, ma la consultazione fu dichiarata inammissibile. Per protesta («la Sardegna è a rischio per l’assenza di rispetto delle leggi, della democrazia e della libertà di un popolo») nel marzo 2007 si autorecluse due giorni nel carcere Buon Cammino.
• Si schierò contro lo sbarco dei rifiuti di Napoli in Sardegna: secondo Forza Italia fu anche spintonato nei tafferugli con la polizia al porto di Cagliari.