Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Carlo Pignatelli

• Latiano (Brindisi) 25 novembre 1944. Stilista. Nel 2013 ha festeggiato i quarantacinque anni di carriera (55 milioni di euro di fatturato, 140 dipendenti, 16 negozi monomarca, sei showroom, e circa 500 punti vendita plurimarca distribuiti tra Europa, Africa ed Asia). Noto soprattutto per gli abiti da cerimonia, è definito il “re degli sposi”.
• «A otto anni raccoglieva gli spilli in una bottega del paese. A quindici, rifiniva le asole delle sue prime giacche nascosto nella toilette del treno. In quei 45 minuti di viaggio da Latiano a Brindisi (dove lavorava in una fabbrica di confezioni) si portava avanti. Poi di notte, a casa, con la macchina da cucire Pfaff pagata a rate, ultimava gli abiti commissionati dai suoi primi clienti. Il fatto a mano è sempre stato una sua fissa» (Antonella Amapane).
• «Prima di vestire i calciatori e gli attori ho sudato sette camicie. In famiglia eravamo in undici. Mamma casalinga, papà faceva i fuochi d’artificio nelle case padronali... Fuggii al Nord». A Torino dal ’65, voleva diventare operaio alla Fiat. «Sognavo uno stipendio sicuro... Poi già dal secondo giorno ero nella sartoria di Rossini in via Arcivescovado, come lavorante. Lì ho imparato tutto. Fu la mia fortuna. Rossini tagliava benissimo, in seguito venne a lavorare per me». Nel ’68 aprì la sartoria, svolta con le collezioni da cerimonia. Ha vestito tra gli altri Mastroianni, Abatantuono, i giocatori della Juventus e ora quelli della Roma.
• Nell’80, la sua prima sfilata: «A Torino. Avevo creato un abito che era un miscuglio di ritagli di stoffe dorate comprate al mercato: un azzardo tra il ’700 e l’800 che sembrava anomalo, ma che in passerella conquistò la platea» [a Marta Saladino, elle.it 17/3/2013].
• Nel 2008 ha aperto il suo primo negozio monomarca a Madrid: la Spagna rappresenta il 30 per cento dell’export. Cina e Russia le ultime frontiere di espansione del marchio.
• La sua giacca da smoking è la più cara: costa 30 mila euro perché il tessuto è di micropaillettes applicate a mano.