Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Roma 13 ottobre 1934. Psicologo.
• «Forse il nostro scienziato più eclettico e di frontiera, neurologo di formazione (“Ammazzavo delle rane...”), percettologo di vocazione, biochimico a Filadelfia, storico dell’arte a Urbino, studioso della letteratura a Toronto» (la Repubblica).
• Dal 1997 al 2002 assessore alla Cultura del Comune di Genova.
• Ultimo libro Salto di scala (Bollati Boringhieri, 2012). «Qualche anno fa ero con i miei figli davanti a Mount Rushmore. E mi colpiva l’enormità sproporzionata delle teste dei quattro presidenti: teste senza corpi, veri e propri pezzi di montagna. E allora la domanda è: come ci rapportiamo davanti ad opere la cui grandezza non sia soltanto dettata dalla misura comune? Problema che Hitchcock in Intrigo internazionale ha perfettamente chiaro. Si tratta di un interessante salto di scala dove la “stessa” immagine – i quattro presidenti – richiede un’indagine linguistica e mitologica comune» (ad Antonio Gnoli) [Rep 6/10/2012].
• «Quello che troppo spesso si tralascia di considerare è il rapporto delle dimensioni, i rapporti scalari d’un singolo oggetto; si tratti d’un oggetto artigianale, di una persona umana o di un’opera d’arte dove un errore di scala, un’assenza di proporzionalità, è destinato a comprometterne l’equilibrio e la “bellezza” che la giusta dimensione presenta in un oggetto d’uso, in un attrezzo, e diventa determinante e irrecusabile in un’opera d’arte, dove la relative proporzioni e la “scala” rispetto all’ambiente o ad altri oggetti appare come inalienabile alla valutazione della sua apparenza e sostanza estetica» (dalla recensione di Gillo Dorfles) [Cds 5/12/2012].