31 maggio 2012
Tags : Alessandro Petacchi
Biografia di Alessandro Petacchi
• La Spezia 3 gennaio 1974. Ciclista. Velocista. Vincitore della Milano-Sanremo 2005 e della Parigi-Tours 2007, oltre a decine di tappe tra Giro, Tour e Vuelta. Nel 2014 vinse il Grand Prix Pino Cerami.
• Figlio di Gaudilla e Lucio, «dovunque lo mettessero, Alessandro brillava: in piscina, a nuotare, in pista, a correre. Si racconta di quella volta in cui Alessandro disputò una gara di corsa a piedi, sprint, velocità, in palestra: pronti via, una freccia, talmente freccia che non riuscì a frenare abbastanza, o forse la pista finiva troppo presto, quasi contro una parete, contro un muro. Mani davanti, per ripararsi: e frattura dei polsi. Tutti e due» (Marco Pastonesi).
• «La mia caratteristica principale è quella di essere veloce in arrivi che si concludono in leggera ascesa. Sono gli arrivi che prediligo, ma ho vinto tappe anche dall’altimetria più dolce. A mio padre piaceva molto il ciclismo e io volevo cominciare a correre da subito. Papà mi ha consigliato di aspettare. Lui era tifoso di Saronni e, di conseguenza, lo sono diventato anch’io. Conoscerlo poi è stata una grossa felicità. Ferretti mi dice spesso che io somiglio a Dino Zandegù, ma non l’ho mai visto correre» (Raffaele Sala).
• Ha subìto una squalifica di un anno per l’eccesso di salbutamolo (antiasmatico) al Giro 2007 (tappa di Pinerolo): «Ho violato il regolamento antidoping, ma la sentenza parla chiaro: non c’era dolo».
• Sposato con Anna Chiara, un figlio, Alessandro Jr. (10 maggio 2008): «Gli ho già comprato due bici ma niente. Ci sale, fa 100 metri e torna indietro. Dice che è dura, che i pedali non girano bene, che non è capace… Preferisce le “motine” elettriche».
• Grande passione per gli animali.
• Ha risolto il cubo di Rubik in 1’46”: «È una questione d’algoritmo. Ho appena stabilito il mio record: 1’46” per comporlo. Ci ho provato da solo un mese, ma era impossibile. Poi, seguendo un video su internet, ho imparato» (Claudio Ghisalberti) [Gds 22/3/2014].