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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Paolo Persichetti

• Roma 6 maggio 1962. Ex terrorista. Arrestato a Parigi il 25 agosto 2002. Ha finito di scontare la sua pena il 22 marzo 2014.
• «Fu considerato elemento di spicco della colonna romana delle Ucc (Unità comuniste combattenti), una delle costole delle Br, quando venne arrestato nella primavera dell’87. Nel 1991 fu condannato a 22 anni e mezzo di carcere per concorso in omicidio nel delitto Giorgieri (20 marzo 1987), generale dell’Aeronautica che presiedeva il Costarmaereo, struttura preposta alla costruzione degli armamenti aeronautici. L’ufficiale fu ucciso a Roma mentre rientrava a casa. Persichetti fu accusato anche del ferimento di Antonio Da Empoli, consigliere economico nell’86 dell’allora presidente del Consiglio, Bettino Craxi. Fu arrestato nel 1994 (era in Francia dal 91) mentre in prefettura ritirava il visto di soggiorno concessogli come studente; ne era nato un caso, con l’appello di Scalzone a rispettare il cosiddetto “lodo Mitterrand” che ha garantito al gruppo di 150 latitanti italiani coinvolti negli anni di piombo di non avere problemi. Bocciato il suo ricorso, si era reso latitante» (Giovanna Casadio).
• Latitante ma con una vita normale: in quegli anni scrisse tre libri e ottenne un contratto con l’Università di Paris VIII presso la facoltà di Sociologia.
• Nel luglio 2002, prima dell’arresto, su internet «aveva attaccato Luca Casarini, “tronfio dell’arroganza dei mediocri e immemore – come solo gli stolti possono essere – delle velleitarie e fallimentari gesta genovesi”. Liquidato come “primitivo e gnucco” l’“antiberlusconismo portato in piazza dai girotondi o dalle tute bianche (risvolti della stessa medaglia)”» (Carlo Bonini).
• Dal giugno 2008 in semilibertà: lascia il carcere di Rebibbia dalle 7.30 alle 22 per lavorare al quotidiano Liberazione e partecipare a un progetto sulla teledidattica (si è iscritto a Giurisprudenza).
• Sconsolata la vedova di Giorgieri: «Ora tutti gli assassini di mio marito sono fuori. Per le vittime, capirete, certe notizie sono insopportabili. Purtroppo, io non credo che queste persone abbiano capito fino in fondo il male che hanno fatto. Lo dico dopo aver letto i loro documenti e le centinaia di pagine d’istruttoria. Non credo che abbiano capito che io, per esempio, non ho avuto una parte della vita che mi spettava, assieme a mio marito e a mia figlia Luisa, morta a 40 anni di cancro e di dolore. E comunque, per come la vedo, uno potrà pure definirsi ex brigatista. Ma mai ex assassino. Assassini si rimane per sempre». Il direttore di Liberazione, Sansonetti, ha risposto a questa dichiarazione con un editoriale-lettera pieno di pathos.
• Il 12 gennaio 2011 Roberto Saviano lo denunciò per aver pubblicato due articoli su Liberazione, nel 2010, «in cui si accennava sia a una diffida inviata all’editore Einaudi da Umberto Santino, presidente del Centro di Documentazione “Giuseppe Impastato” di Palermo, in relazione ad alcune inesattezze storiche presenti, a detta di Santino, nelle pagine del libro di Saviano La parola contro la camorra (edito appunto da Einaudi), sia all’opinione del già citato Santino riguardo alla fantomatica conversazione telefonica tra Saviano e Felicia Impastato, conversazione che anche a parere di Santino non è mai stata effettuata. Il fatto che Persichetti abbia riportato nei suoi pezzi la presa di posizione di Santino sulla telefonata e le di lui critiche nei riguardi di Saviano, accusato di avere sottovalutato ne La parola contro la camorra (a tutto vantaggio del film I cento passi di Marco Tullio Giordana) il ruolo svolto dal Centro Impastato nel combattere l’omertà sull’assassinio del giovane militante di sinistra, hanno indotto l’autore di Gomorra, infastidito anche da alcuni commenti di Persichetti sulle performance savianesche nel programma Vieni via con me, a ricorrere alla querela, nella convinzione di trovarsi di fronte a un attacco “teso a svilire il mio stesso impegno sociale e civile”» (Giuseppe Pollicelli) [Lib 14/5/2013]. Nel gennaio 2013 il giudice diede ragione a Persichetti e accolse la richiesta di archiviazione.