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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Alessandro Perissinotto

• Torino 20 dicembre 1964. Scrittore. Tra i suoi libri, Una piccola storia ignobile, L’ultima notte bianca (Rizzoli), entrambi incentrati sul personaggio del detective Anna Pavesi. Al mio giudice (Rizzoli, 2004), il cui protagonista è un mago del riciclaggio di denaro via internet che si confessa tramite e-mail, rende omaggio già nel titolo a Simenon: vinse il Grinzane Cavour 2005. Da ultimo ha pubblicato per Piemme Semina il vento (2011) e Le colpe dei padri (2013, secondo al Premio Strega).
• Editorialista della Stampa e del Mattino.
• «Studi tecnici (ha un diploma di perito elettronico), ha imboccato la strada delle Lettere laureandosi in semiologia con una tesi sugli aspetti figurativi della fiaba» (Giovanni Tesio). Insegna discipline legate alla teoria e alla tecnica della comunicazione di massa all’Università di Torino.
• «Ho studiato da perito: a quei tempi era il massimo che si poteva permettere una famiglia come la mia, proletaria, di piccoli impiegati (…) Dai 14 ai 18 anni sono stato in officina al tornio e alla fresa».
• «Ogni volta che ha l’uzzolo di scrivere un romanzo si dà una tabella di marcia da stakanovista della creatività. E non sgarra: nelle vacanze di Pasqua butta giù la scaletta, nei successivi weekend raccoglie materiali d’archivio, studia, scatta almeno 400 foto dei luoghi scenario e quando arrivano le vacanze estive si ritira in una casa in una vallata piemontese dimenticata da Dio e dagli uomini. A quel punto comincia la sua marcia da fondista: davanti al computer dalle 9 del mattino alle 14; mezz’ora di pausa e poi di nuovo a inventarsi mondi fino alle 10 di sera» (Stefania Berbenni) [Pan 4/4/2013].
• Nel 2009 primo firmatario di un appello per difendere il premio Grinzane-Cavour [Giusi Fasan, Cds 2/4/2009].
• Nel 2010 annullò la propria partecipazione al Salone di Torino perché la presentazione del suo romanzo Per vendetta era stata posticipata [Dino Messina, Cds 11/5/2010].
• Nell’ottobre dell’84 prese la sua Fiat 127 e andò in Svizzera, all’ospedale di Sankt Gallen, per ritrovare Katharina, conosciuta l’estate di quell’anno in un campeggio in Corsica. La trovò, ma dopo poco tempo la relazione terminò [Giusi Fasano, Cds 9/7/2012].