31 maggio 2012
Tags : Alfonso Pecoraro Scanio
Biografia di Alfonso Pecoraro Scanio
• Salerno 13 marzo 1959. Politico. Nel 2001 e 2006 fu eletto presidente dei Verdi. Eletto alla Camera nel 1992, 1994, 1996, 2001, 2006. Nel 2008, candidato con la Sinistra-l’Arcobaleno, non è stato rieletto. Ministro per le Politiche agricole nell’Amato II (2000-2001), dell’Ambiente e della tutela del territorio nel Prodi II (2006-2008), la mozione di sfiducia presentata contro di lui dal centrodestra nel gennaio 2008 per l’emergenza rifiuti in Campania fu tra le cause della caduta del governo che portò alla fine della XV legislatura. Dal 2008 è Presidente della Fondazione UniVerde.
Dal 2009 insegna Politiche dell’ambiente ed Ecoturismo all’Università Bicocca di Milano.
«Noi Verdi abbiamo sempre ragione, ma dopo dieci anni».
• Primogenito di Giuseppe, avvocato, e di Ileana Petretta, maestra, laurea in Giurisprudenza. «Un brutto tumore da fumo si portò via mio padre e io mi ritrovai con un’enorme responsabilità a 22 anni. Aiutato da un collega di papà, presi il suo posto nello studio legale e continuai a guadagnare per tutti. Ma non mollai la passione politica che, a quell’età, era già ben radicata» (a Stefania Rossini).
• «A vent’anni è radicale, nonviolento, ambientalista, vegetariano, crea l’associazione Vigilanza Verde e nel 1987 entra per la prima volta in un organismo esecutivo, diventando assessore e profeta in patria. Da allora, la scalata non si ferma più» (Stefano Cingolani).
• «La grande fama venne con il coming-out, provocato da un memorabile corteo pre-Gay Pride sotto il ministero (“Pecoraro vieni giù che sei frocio pure tu”). Lui la prese bene, e ammise la sua bisessualità. “Sono quelle cose che si dicevano a sedici anni, così, per fiutare un po’ l’aria” scosse il capo Nichi Vendola. Poi Pecoraro precisò: “Sono un uomo mediterraneo che sente in sé la tradizione greco-romana”. Infine, a Vanity Fair: “Da quando sono uscito allo scoperto, con le donne acchiappo di più”. Marina Ripa di Meana assentì: “Aspetto epico da ragazzo di vita pasoliniano; riccetti neri, occhi malandrini, parola abrasiva; dopo mezz’ora, il più delle volte si è diventati amiconi di Pecoraro Scanio”. Ha cantato a Sanremo, ballato a Furore, fatto un coro con Alessandra Mussolini da Costanzo. Si è anche esibito con Aida Yespica al Bagaglino; come quasi tutti i politici, però» (Aldo Cazzullo).
• Durante il Prodi II si distinse per i “no”: agli inceneritori; al decreto del governo per istituire quattro nuove discariche; al vertice Nato a Napoli; al fumo nei parchi napoletani, se nel raggio visuale del fumatore compaiono bambini o donne incinte; agli ogm; all’intervento italiano in Afghanistan; al ponte sullo Stretto; al tunnel della Valsusa; alla pesca del tonno rosso; all’albero di Natale ecc.
• Nell’aprile 2008 è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Potenza con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata a compiere reati contro la pubblica amministrazione e corruzione (indagine nelle mani del pm John Henry Woodcock), inchiesta trasmessa per competenza al Tribunale dei ministri di Roma. Fiorenza Sarzanini: «Vacanze a Miami o alle isole Canarie, soggiorni nell’hotel sette stelle Town House di Milano, un terreno acquistato nella zona di Viterbo, un intero palazzo da affittare a Roma: sono questi i “favori” che il responsabile dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio avrebbe accettato come ricompensa per aver concesso appalti e affidato incarichi di consulenza». Ha respinto con sdegno ogni accusa: «Sono esterrefatto. È una situazione kafkiana. Non sono mai intervenuto in nessun appalto. Posso escluderlo con certezza. Del resto, se avessi voluto giocare a queste cose non avrei nominato Capo di Gabinetto un uomo come Claudio De Rose, ex procuratore della Corte dei Conti». Nell’aprile 2014 rinviato a giudizio per finanziamento illecito insieme al fratello Marco e a otto imprenditori. Il processo inizierà a fine settembre 2014.
• Il fratello Marco (Salerno 24 dicembre 1962), già calciatore in serie A, nel 2006 fu eletto al Senato, anche lui è finito tra gli indagati dalla Procura di Potenza. La sorella Francesca (Salerno 31 marzo 1964) fa la giornalista.
• Dal 2010 è membro della giuria degli European Business Awards che si svolgono ogni anno a Londra.
• «Dicono che sia vanitoso; è vero, ma a modo mio. La mia vanità non è nell’apparire; è nel persuadere. Conquistare le anime e le intelligenze, vedere l’interlocutore battuto, l’ascoltatore sedotto: ecco la mia vanità».