31 maggio 2012
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Biografia di Laura Pausini
• Solarolo (Ravenna) 16 maggio 1974. Cantante. Prima italiana a vincere il Grammy Award (edizione 2005 per il miglior album latino con Escucha) dopo Modugno (che l’aveva preso nel 1958 con Nel blu, dipinto di blu). Vincitrice di Sanremo 1993, categoria Nuove proposte, con La solitudine. «Sanremo? Mi piacerebbe presentarlo».
• Vita Iniziò ragazzina cantando nei pianobar accompagnata dal padre alle tastiere. «Quella per me era la normalità, facevamo serate dappertutto».
• Ammessa a Sanremo (1993, La solitudine), il padre la chiamò a scuola: «Venne la bidella per dirmi che c’era mio padre al telefono, e siccome non era mai successo in cinque anni, mi è preso un colpo, pensavo fosse successo qualcosa a mia nonna, lui urlava: Laura Laura Laura!, io ho pensato, ecco è morta, e invece era la grande notizia, forse è stata ancora più bella quella telefonata che vincere Sanremo».
• «Tutti mi dicono non dire che sei fortunata, beh io sono sicura che se fossi andata con un’altra canzone non avrei fatto questa carriera, la fortuna è che questa canzone sia arrivata a me, e oltretutto parlava veramente di me, io andavo a scuola col treno delle sette e trenta, anche se l’hanno scritta due persone che neanche conoscevo, l’abbiamo mandata alle case discografiche che neanche la volevano, ma i miei produttori non si sono dati per vinti, allora ho fatto un provino come oggi tutti dovrebbero fare e non si fa più, voce e pianoforte in ufficio, tre pezzi, due famosi, e poi La solitudine, vedevo tutte queste persone, e tutti dicevano no, poi alle sette di sera gli ultimi, della Cgd, loro hanno capito subito, si sono messi a urlare, il mio babbo si è quasi fatto la pipì addosso, loro spingevano ma io dovevo andare a scuola, sono andata a Milano e ho fatto un contratto che mi legava solo per il singolo, ho fatto tutte le selezioni, e di vincere non mi fregava niente, fino allora il massimo che avevo fatto era la festa di piazza di Lugo, ero a Sanremo, avevo chiesto l’autografo a tutti. Anche il secondo Sanremo, l’anno dopo (Strani amori, terzo posto tra i big – ndr), l’ho vissuto con un’ansia pazzesca, tutti dicevano che dovevo vincere io e invece come è ovvio non ho vinto e i miei manager mi hanno massacrato: era colpa mia, ero grassa, avevo cantato male, e infatti tre giorni dopo li ho lasciati, ero piccola, ma ho detto basta, senza neanche guardare i contratti».
• «Non so in quanti lo sappiano o lo ricordino, ma negli anni 90 a Sanremo c’era un giornalino di 3-4 pagine per gli inviati delle varie testate. Io non venivo mai menzionata tra quelli da tenere d’occhio e quando ho gareggiato fra le nuove proposte nel 1993 ero sicura di non arrivare tra i primi. Era diverso dalle ultime edizioni: adesso ti avvisano dieci minuti prima della proclamazione e ti preparano dietro al palco, invece all’epoca ci hanno messo tutti in fila dietro le quinte e ho capito di aver vinto solo quando è arrivata la mano gigante di Pippo (Baudo) a pescarmi. Ma non è stato quello il momento in cui mi sono resa conto che era fatta, che stavo per decollare, che toccava a me: non ero abituata alla televisione e non avevo telefonini, non capivo bene come funzionava e continuavo a pensare che dovevo avvertire i miei genitori. Dovevo avvertirli che avevo vinto io. Non ero consapevole del fatto che tanto mi avrebbero vista sul palco. Mio papà poi mi ha raggiunto che era quasi mezzanotte, non gli avevano dato la serata libera al piano bar, e mi ha accompagnato in hotel. Sotto la mia stanza già c’erano persone che urlavano il mio nome, siamo stati svegli tutta la notte. Il giorno dopo ho fatto Domenica In e tutti sembravano conoscermi; è stato strano, molto. A Solarolo, dove sono cresciuta, c’era gente accampata fuori da casa mia quando siamo rientrati. Proprio con le tende. Non avevamo pensato che il nostro nome e indirizzo erano sulle Pagine Gialle e chiunque poteva trovarli. Ma finché non è uscito il disco non ho davvero compreso quanto tutto fosse cambiato e sarebbe cambiato. È successo in aprile: mi hanno chiamato dall’Olanda e quando sono atterrata lì tutti cantavano La solitudine. Papà mi ha detto: sei famosa. È stato molto importante averlo al mio fianco, è lui che mi dava le regole: prova, canta, canta ancora e meglio, mangia bene, vai a dormire presto. Mi ha educata come figlia e mi ha preparato a fare un mestiere che ha bisogno di molto rispetto. Noi siamo gente di Romagna, quando c’è da lavorare lo facciamo: se vuoi la bicicletta pedali. E se devi fare 100 km li fai, e devi riuscirci senza alcun aiuto. È la mentalità della mia regione» (a Martina Pennisi e Barbara Stefanelli) [Set 24/12/2015].
• Poi gli album: Laura Pausini (1993), Laura (1994), Le cose che vivi (1996), La mia risposta (1998), Tra te e il mare (2000), From the inside (2002).
• Con quest’ultimo sbarca in America: «Sono insoddisfatta degli Usa perché non sono mai stata consultata per le scelte artistiche. Mi hanno trattata come la debuttante che non sono, ascoltavo in radio il remix dei miei pezzi senza neanche sapere che li avevano fatti. Sono stata ospite da Jay Leno e solo lui è stato gentile, non mi ha costretta alla dance e ho potuto improvvisare come volevo. Durante il tour promozionale poi, entravano spesso in camera mia degli psicopatici, per dirmi come mi dovevo vestire. Prima di quell’esperienza avevo il mito americano, ma ora tutti dobbiamo capire le finterie: non sempre là suonano meglio, dipende dai generi e per il mio tour Usa ho faticato molto a trovare i musicisti».
• Grande successo nel 2004 con Resta in ascolto (Vivimi, Benedetta passione, Come se non fosse stato mai amore, La prospettiva di me ecc.) e nel 2006 con Io canto, entrambi usciti in versione spagnola con i titoli Escucha e Yo canto.
• «Fin dai tempi de La solitudine Laura Pausini è diventata popolare soprattutto nell’America Latina. È quello il suo zoccolo duro (...) Dietro tanti onori, le va riconosciuto, c’è un lavoro durissimo, che rari cantanti e artisti italiani hanno avuto voglia di fare: promozioni, lunghi viaggi sfiancanti, fusi orari, interviste, incontri, tv show, studio delle lingue» (Marinella Venegoni).
• Nel 2007 riceve il secondo Latin Grammy Award dopo quello conquistato nel 2005 insieme al Grammy (lo dedicò a Luciano Pavarotti e disse di sentirsi latina dalla testa ai piedi), il terzo World Music Award, cinque Telegatti per l’album Io canto, raccolta di cover italiane, più di due milioni di copie nel mondo.
• Il 2 giugno 2007 cantò allo stadio Meazza di Milano davanti a 70 mila persone (prima volta di un’artista femminile nel tempio del calcio italiano) dedicando l’evento alla nonna, «alle donne che hanno due palle così», e ad Antonella Russo, fan di 23 anni uccisa dal convivente della madre.
• Sono poi usciti il cd/dvd dell’evento di San Siro e il suo primo libro Fai quello che sei. Io canto (Mondadori 2007).
• Ha duettato con Tiziano Ferro (Non me lo so spiegare), Miguel Bosé (Te amaré), Andrea Bocelli (Vivere).
• Nel 2008 è arrivato Primavera in anticipo. Con la versione spagnola, Primavera anticipada, uscita tre giorni prima di quella italiana, ha conquistato il suo terzo Latin Grammy Awards (2009).
• Ha organizzato il concerto tutto al femminile Amiche per l’Abruzzo, che si è svolto il 21 giugno 2009 allo stadio San Siro di Milano allo scopo di raccogliere fondi in seguito al terremoto dell’Aquila del 6 aprile. Madrine dell’evento anche Fiorella Mannoia, Gianna Nannini, Giorgia ed Elisa.
• L’8 dicembre 2009 ha debuttato in tv affiancata da Tiziano Ferro con lo spettacolo Due (Raidue).
• A partire dal 2010 ha annunciato una pausa di due anni circa. Il 1° gennaio 2011 è stato comunicato il ritorno sulle scene. Dieci giorni dopo è nato il suo nuovo sito, con una grafica che cambia l’11 di ogni mese. Nei primi cinque minuti della messa online ha registrato 42 mila contatti, 150 mila nelle 12 ore successive. Il nuovo album, Inedito, è uscito l’11 novembre 2011. Tra i brani: Benvenuto, Non ho mai smesso, Bastava, Mi tengo, Le cose che non mi aspetto, Celeste ecc. In mezzo anche un duetto con la sorella Silvia (Nel primo sguardo). Durante le feste natalizie, a partire dal 22 dicembre 2011, ha tenuto una serie di concerti a Milano e Roma.
• Il 14 maggio 2012 è stata a Milano sul palco di Radio Italia Live – Il concerto per festeggiare i trent’anni della radio. Il 25 giugno ha partecipato a un altro concerto benefico, quello per l’Emilia, allo scopo di aiutare le popolazioni colpite dal terremoto del maggio 2012.
• Il 1° giugno 2013 ha partecipato, unica artista italiana, a The Sound Of Change Live, concerto benefico al Twickenham Stadium di Londra organizzato dall’associazione Chime For Change per raccogliere fondi a favore delle donne in tutto il mondo.
• Per festeggiare i suoi vent’anni di carriera, il 12 novembre 2013 è uscita la raccolta 20 – The Greatest Hits, contenente diversi duetti e tre brani inediti: Limpido (con Kylie Minogue), Se non te e Dove resto solo io. Il 20 maggio 2014 è andato in onda in prima serata su Raiuno lo spettacolo Stasera Laura: ho creduto in un sogno, registrato due giorni prima al Teatro antico di Taormina, occasione per festeggiare non solo i suoi vent’anni di carriera ma anche i quarant’anni appena compiuti. Presenti sul palco diversi cantanti italiani.
• Da luglio a dicembre 2014 si è trasferita con la famiglia in Messico per partecipare come coach internazionale al talent show televisivo La Voz... México. Da gennaio a giugno 2015 è invece in Spagna, ancora una volta in veste di coach per La Voz, in onda su Telecinco. Da settembre a dicembre è di nuovo coach, ma stavolta a Miami insieme a Ricky Martin per il nuovo talent show televisivo La banda, trasmesso su Univision. «Mi sono sempre piazzata seconda. Sa, io sono anche il giudice che lascia andare un talento se è molto antipatico. In Messico, per esempio, ho rinunciato a un vincitore annunciato perché non era umile, e ho preferito portare in finale un concorrente più semplice, più vero. Non è un caso se i miei ragazzi oggi lavorano e fanno dischi. Uno l’ho persino portato in tour con me: come giudice è importante seguirli anche dopo» (Sara Faillaci) [Vty 18/11/2015].
• Il 6 novembre 2015 è uscito il suo ultimo disco di inediti, Simili (dal 13 novembre anche in spagnolo con il titolo di Similares). Diversi i brani scritti per lei dagli amici cantanti: il singolo di esordio, Lato destro del cuore, scritto da Biagio Antonacci, Sono solo nuvole di Giuliano Sangiorgi, Innamorata di Jovanotti ecc. L’edizione Deluxe contiene Simili – The Short Film, un cortometraggio in cui lei si racconta attraverso i video delle canzoni. A giugno 2016 è in tournée con il “Simili World Tour 2016”, con una prima fase negli stadi italiani: due date a San Siro a Milano, una all’Olimpico a Roma (prima volta per lei) e una a Bari, e una seconda nei palazzetti europei.
• Il 9 febbraio 2016 è stata ospite al Festival di Sanremo: «Lo so che può sembrare incredibile dopo tutto quello che ho fatto, ma Sanremo è ancora il palco che mi emoziona di più. Ancora oggi, quando passo in macchina da quelle parti e vedo il cartello con la scritta “Sanremo” mi batte il cuore più forte. Il Festival ha segnato il cambiamento più grande della mia vita, l’inizio di tutto con La solitudine. E l’emozione gioca brutti scherzi: sono andata due volte come ospite, una con la Carrà e una con Panariello, e non ho cantato bene. Quest’anno vado a festeggiare i 23 anni dalla prima volta, quella ragazzina lì la voglio salutare su quel palco e spero di poterlo fare in maniera speciale» (Ernesto Assante) [Rep 8/2/2016].
• Il 25 febbraio 2016 ha partecipato al concerto “One Love Un Amor” al PalaLottomatica di Roma, organizzato da Radio Deejay per festeggiare il 34esimo compleanno della radio.
• Nell’aprile del 2016 ha condotto per tre serate su Raiuno il varietà Laura & Paola, con l’amica Paola Cortellesi. Si sono conosciute grazie ai nomi delle loro figlie, nate nello stesso periodo, Paola (quella della Pausini) e Laura (quella della Cortellesi): «Ovviamente, nessuna di noi aveva intenzione di omaggiare l’altra. Ma sulla Rete decidono che, invece, è esattamente così. A quel punto, penso che, comunque, io e la Cortellesi dobbiamo conoscerci. Così scrivo alla mia amica cantante Giorgia: Gio’, senti, mi giri il cellulare della Cortellesi?» (Laura Pausini a Fabrizio Roncone) [Iod 25/3/2016].
• Dall’inizio della carriera ha venduto più di 45 milioni di dischi nel mondo (secondo la Warner Music Italia).
• Nel 2006 è diventata commendatore della Repubblica italiana, nel 2013 ambasciatrice dell’Emilia-Romagna nel mondo.
• Nelle sue canzoni non compare mai la parola «vendetta».
• Frasi «Quando nel 93 ho vinto il Festival mi sono sentita in debito con tutti. Per questo anche in tv ripetevo sempre “grazie, grazie”. Volevo che la gente percepisse quanto le ero grata. Per sdebitarmi con la mia famiglia e con il mio ex fidanzato-manager decisi che li avrei fatti felici a tutti i costi, anche a scapito mio. Così spesso mi sono annullata per loro. L’unica cosa che non ho tradito è stata la musica. Ecco: sono stata vittima di una serie di eccessi d’amore. La gente attorno a me mi voleva così bene che io non avevo imparato a volermene» (a Gigio Rancilio).
• «C’è gente che si siede sugli allori. Io, dopo Sanremo, ho scelto di crescere e imparare attraverso quello che improvvisamente mi era piombato addosso. Credo sia grazie a questa cocciutaggine che ho vinto il Grammy» (ad Alberto Dentice).
• «Con tutte queste curve da Formula Uno credo che se fossi un uomo potrei divertirmi parecchio con una come me» (frase che la Pausini, durante la trasmissione radio Un giorno da pecora, ha smentito).
• «Mi mancherà Lucio Dalla. Mi vide bambina duettare con mio babbo Fabrizio, al piano bar del ristorante Napoleone a Bologna. Si avvicinò e gli disse: “Non deve smettere”. Non lo posso dimenticare» (a Lavinia Farnese).
• «Da quando avevo 20 anni ci ho messo 20 anni a capire come vivere. Penso di avere più 20 anni adesso di quando ce li avevo veramente» (a Io Donna).
• Critica «In ogni concerto i fans cantano in coro dall’inizio alla fine. Spiazzati i critici (sia i pro che i contro): canzoni sentimentali e orecchiabili offerte con uno stile vocale molto comunicativo e una personalità contraddittoria, con grandi professioni di fede accompagnate da insofferenza al moralismo cattolico, sogni di matrimonio e figli, ma, nell’attesa, convivenza con l’uomo amato. Come per la Coca Cola, gli ingredienti dicono poco. L’essenza di questo successo resta un segreto ben custodito» (Mario Luzzatto Fegiz).
• «La sua esuberanza romagnola, la disponibilità alla risata, la naturalezza e la franchezza, anche, con cui è solita esprimersi, ne hanno fatto un personaggio tenuto d’occhio fuori dal musicbusiness e soprattutto dalla tv, dove delle voci non sanno che farsene, ma della personalità sì» (Marinella Venegoni).
• «Le donne la adorano perché la vedono come una possibile amica, molto umana, non irraggiungibile. Quello che scrive nelle sue canzoni è simile a ciò che le donne provano tutti i giorni» (Alessia Marcuzzi).
• Famiglia Sta con il chitarrista Paolo Carta (18 aprile 1964) con il quale convive tra Castel Bolognese e Roma. «Con i suoi uomini ha sempre convissuto (...) Nella vita di coppia ritiene di essere lei quella che più infastidisce l’altro». Il 15 settembre 2012, al PalaCredito di Romagna di Forlì, durante la festa annuale del FanClub, annunciò di essere incinta. La bambina è nata l’8 febbraio 2013 e si chiama Paola, dall’unione delle iniziali dei genitori: «In realtà è una fusione: Pao come Paolo, La come Laura. In lizza c’erano anche Alice, Francesca, Silvia, Giulia: avevamo deciso di scegliere dopo aver visto la bambina. Solo che io, nello stordimento dei primi minuti, quel momento l’ho rimosso. Ho saputo dai miei familiari che l’avevamo chiamata Paola, dopo che il mio staff l’aveva già annunciato al mondo intero» (a Sara Faillaci) [Vty 13/11/2013].
• «È stata una grande sorpresa anche per me. Sinceramente – oggi posso ammetterlo – non pensavo più di poter rimanere incinta senza aiuti: da anni non usavo precauzioni, e non era successo niente. Tra l’altro avevo scoperto di avere un problema, ed ero convinta di dovermi operare. Avevo programmato di farlo una volta completato il tour, invece Paola mi ha anticipato. Ha deciso lei quando arrivare, si è attaccata nell’unico punto possibile. Una specie di miracolo».
• «Prima mi mancava tutto, non bastava la musica a completarmi. Forse non dovrei dirlo, ma io mi sento davvero realizzata solo da quando sono madre».
• «Paola è uscita mentre Janet Jackson cantava Again».
• «Fino al quinto mese ero ingrassata pochissimo. Mi ha rovinata MasterChef: cenavo prima che iniziasse il programma ma poi, vedendo cucinare tutto quel ben di dio, andavo in cucina, aprivo il frigo e mangiavo di nuovo tanta roba. Ero diventata golosa anche dei dolci, che non mi erano mai piaciuti. Ho preso quindici chili in due mesi, per un totale di venti: non poco».
• «Tutta la famiglia lavora con lei: la sorella, il padre “quando siamo in tour” e pure la madre un tempo professoressa di italiano: “Non riuscivo a vederla mai. Così le ho chiesto di licenziarsi. Adesso si occupa del mio fan club e dà una mano nello studio di registrazione”» (Enrica Brocardo).
• Ha due nipoti, Cecilia e Matteo, figli della sorella Silvia.
• Affetti In vita sua non ha mai avuto una relazione con qualcuno che aveva appena conosciuto («anzi mi farebbe proprio schifo»).
• «È la Madonna italiana. Però è talmente brava ragazza che non mi immagino nulla» (Rocco Siffredi).
• Molto amica di Vittoria Belvedere e Alessia Marcuzzi (le chiamano le Charlie’s Angels). Spesso fa l’alba a chattare con i fan.
• «Non è vero che c’è tutta questa rivalità tra le cantanti. Giorgia, per esempio, è una delle mie amiche più care. Quando è nata Paola, mi ha aiutato tantissimo. Abbiamo passato ore in giro con lei che mi consigliava i negozi che vendevano i pannolini migliori. Un’altra collega che adoro è Gianna Nannini. Pochi giorni fa tornavo in volo dal Messico, ero distrutta con Paola in braccio, quando nel dormiveglia ho sentito un annuncio su uno zaino ritrovato. Un secondo dopo sono stata svegliata da un urlo: “È mio, è mio!”. Era lei. Quando mi ha visto, non stava più nella pelle: “Ma che sei qui? Allora ci si siede insieme”. Quando le hanno detto che non era possibile, si è arrabbiata tantissimo. Gianna mi fa sempre morire dalle risate» (a Eugenio Arcidiacono) [Fam 28/11/2013].
• Fede «Sono cattolica, praticante quando posso, ma non condivido l’atteggiamento della Chiesa nei confronti degli omosessuali».
• Politica «Sono nata in una terra di sinistra».
• Tifo Milanista. Primo ricordo a San Siro «un derby Inter-Milan, quindi fuori casa per noi rossoneri. Fui invitata dall’Inter e messa a sedere tra una marea di tifosi nerazzurri. Nell’Inter giocava ancora Ronaldo. A un certo punto qualcuno tira un calcetto a Ronie e lui cade per terra. Io mi alzo e grido: “Evvaiiiii!”. Quella volta ho seriamente rischiato il linciaggio!» (a Gaia Piccardi).
• Facebook È molto attiva sui social network, che segue personalmente.
• Vizi Ha la fissa per le agendine: «Ero così già da piccola: segnavo su un foglio l’ora del pranzo, quella dei compiti, tutto. Sapermi organizzata mi mette tranquillità. Uno pensa chissà quali vacanze esotiche si faccia la Pausini, invece per me la vera vacanza, quando riesco a ritagliarmela, è passare tre giorni a letto con Paolo a vedere in tv i miei programmi preferiti» (Sara Faillaci) [Vty 18/11/2015].
• È spesso a dieta: «Allo specchio cerco di non guardarmi mai, perché sono già costretta a guardarmi fin troppo per lavoro, nelle foto, in tv. Però vedo la bilancia che oggi segna 64, mentre ai tempi di Inedito erano 59. E continuo a fare dieta: ho una fame delle madonna da vent’anni».
• «Sono stata tanti anni con un uomo che mi faceva notare ogni giorno quanto ero grassa e che culone avevo. E il culone non mi preoccupava tanto in tv, dove lo potevo coprire con le giacche lunghe: era in casa che avevo paura, e dovevo camminare rasente ai muri per non mostrare il sedere. Nella copertina di Lato destro del cuore, il singolo che lancia il mio nuovo disco, ci sono io di schiena: nei primi quindici anni della mia carriera una foto del genere non sarebbe stata possibile, perché c’era sempre una persona con me che diceva: non inquadratela da dietro. E quella persona era il mio fidanzato».