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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Antonio Pappalardo

• Palermo 25 giugno 1946. Generale dei carabinieri. Sindaco di Larciano. Figlio di un brigadiere, dal 1988 al 1991 e dal 1999 al 2000 presidente del Cocer (l’organo di rappresentanza dei carabinieri). Nel 1992 fu eletto alla Camera col Psdi. Sottosegretario alle Finanze nel governo Ciampi (1993), sedici giorni dopo la nomina il Consiglio dei ministri gli revocò il mandato perché condannato a otto mesi in un processo per diffamazione nei confronti dell’ex comandante generale dei carabinieri Antonio Viesti (sentenza poi ribaltata dalla Cassazione). Ritornato alla presidenza del Cocer dopo aver girato vari partiti, quando in Parlamento si avvicinò l’approvazione del cosiddetto “pacchetto sicurezza” che si proponeva di trasformare l’Arma dei carabinieri in quarta forza armata del Paese fece affiggere nelle bacheche di tutte le caserme un documento intitolato Relazione sullo stato del morale e del benessere degli italiani che reclamava il primato dell’Arma: la relazione restò affissa in tutte le caserm e dal 7 febbraio al 30 marzo 2000, finché l’inserzione a pagamento di un gruppo di poliziotti sui giornali rese nota a tutti l’esistenza del documento e i suoi toni golpisti. Approvata la legge, Pappalardo si dimise.
• Nel 2006 fondò l’Associazione per la sicurezza e la legalità, nel 2007 il Supu, Sindacato unitario dei pensionati in uniforme, di cui è presidente. Nel 2008 candidato al Senato con l’Mpa di Raffaele Lombardo, non è stato eletto.
• Musicista prolifico, molto apprezzato in Vaticano: gli fu affidata la composizione di un’opera per celebrare il cinquecentenario della costruzione della basilica di San Pietro: Petros Eni venne eseguita nel luglio 2006 nell’Aula della Benedizione. L’anno dopo una sua cantata per soli e orchestra, Reconciliation, fu proposta all’auditorium Parco della musica. Autore anche di un’opera rock, Bhailpevaco. Il 20 settembre 2008 con la sua Associazione per la sicurezza e la legalità ha messo in scena a Lampedusa l’opera in tre atti e sei scene La Trabaccara, primo musical in siciliano di cui era produttore, autore, voce fuori campo e anche interprete nel ruolo di un pescatore siciliano (nel libretto dell’opera figurava alla voce “Dio solo”). Costo del kolossal: 150 mila euro, quasi tutti a carico della Regione.
• Ha scritto un romanzo, Il re della Timpa del Forno, e una raccolta di poesie, E se morti non viviamo.
• Sposato.