Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Christian Panucci

• Savona 12 aprile 1973. Calciatore. Dal settembre 2001 alla Roma. Difensore lanciato dal Genoa, col Milan vinse due scudetti (1994, 1996), una coppa dei Campioni (1994), con il Real Madrid una Liga (1997), una Champions League (1998), una coppa Intercontinentale (1998). Ha giocato anche con Inter, Chelsea, Monaco, Roma (con cui vinse una Coppa Italia nel 2007) e Parma. Si è ritirato nel 2010. Dopo una parentesi al Palermo come dirigente, ha seguito Fabio Capello, neo allenatore della nazionale Russa, come team manager.
• Figlio di Vittorio (Cosenza 20 agosto 1944), ex centravanti del Savona. Aldo Grasso: «Era l’attaccante più promettente allora in circolazione (un mito per tutti noi più giovani di lui)». Madre ceca. «Una vita da rompiscatole. Grande calciatore, Christian Panucci, ma carattere complicato. In campo, sorrisi e gol, ma anche discussioni. Litiga con arbitri, avversari, allenatori (avversari e non), compagni» (La Gazzetta dello Sport).
• «Sono uno che ha sempre detto ciò che pensava, senza giri di parole. Dalla mia c’è la costanza: ho lavorato, fatto sacrifici, la serietà non è stata mai messa in discussione. Basta chiedere a chi ha giocato con me. Sì, con tanti allenatori ci sono stati confronti: con Capello, Spalletti, Sacchi, Ranieri. Con tutti questi grandi alle­natori mi sento spesso, accetto consigli. L’unico con il quale ho rotto in via definitiva è stato Lippi, ai tempi dell’Inter, che poi mi scartò anche in Na­zionale. Pazienza, me ne son fatto una ragione. E poi sapete com’è: gli anni passano, si matura...».
• Esordio in Nazionale il 7/9/1994, Slovenia - Italia 1-1, qualificazioni europee. Non considerato da Lippi per le ruggini personali, tornò in azzurro con Donadoni. Segnò in Scozia il gol decisivo per la qualificazione agli Europei del 2008. Durante la fase finale siglò il pareggio contro la Romania che ci permise di passare il primo turno, e che lo consacrò come il più anziano marcatore azzurro a 35 anni due mesi ed un giorno.
• «Il brivido che si prova da tecnico me lo ha tra­smesso Fabio. Mi ha chiamato e mi ha detto subito: “Dai, vieni con me a fare il vice”. Da due anni collaboro con lui (…). Per me è come frequentare l’università degli allenatori, non è da tutti avere una chance del ge­nere. Provo a crescere con Capello: lui programma le sedute, io curo la fase difensiva, ma si spazia su tutto. Abbiamo con noi un valido interprete, Alex dello Zenit, che non è un semplice traduttore, ma sa usare anche i toni giusti. Ricorriamo a un po’ di inglese che tutti afferrano, poi sfrutto 15­20 parole chiave in russo. Riusciamo a farci capire da tutti».
• «Nel frattempo fa il commentatore in tv. Ci ha preso gusto anche lì? “A Sky mi diverto. Parlo con rispetto, cerco di dire le cose con chiarezza, ma è un ‘di più’”» (ad Andrea Marsala).
• «Nel tempo libero non gioco più a calcio, sono di­ventato golfista, malato di golf. E’ cominciato tutto per caso, a Madrid, nel residence La Moraleja: co­me tantissimi calciatori abitavamo vicino al green e ogni volta in giardino finivano le palline. Un gior­no alla club house un maestro mi ha detto: “Perché non provi?”. Da allora non ho più smesso, nemme­no quando vado in vacanza».
• Nel 2011 ha partecipato al programma di Rai uno Ballando con le stelle, piazzandosi al quinto posto.
• Separato dalla moglie Isobel, che nel 2001 gli ha dato il figlio Juan.
• Si dice che Lippi non lo prese mai in considerazione per la Nazionale causa un vecchio litigio ai tempi dell’Inter. Tornato in azzurro con Donadoni, segnò in Scozia il gol decisivo per la qualificazione agli Europei del 2008, durante la fase finale il pareggio contro la Romania che ci permise di passare il primo turno.
• Separato dalla moglie Isobel, che gli ha dato il figlio Juan.