31 maggio 2012
Tags : Manuela Palermi
Biografia di Manuela Palermi
• Roma 26 novembre 1942. Politico. Senatore del Pdci nella XV legislatura (2006-2008) non rieletta nel 2008. Ora presidente del comitato centrale del Pdci.
• «“Ho cominciato come giornalista a contratto alla Rai, ma io e mia madre non ce la facevamo ad andare avanti, perciò feci un concorso per diventare hostess e abbiamo potuto saldare i debiti con l’usuraia”. In Alitalia conosce i sindacalisti ed entra in Cgil. Con Bruno Trentin entra nell’esecutivo nazionale. “Ma un giorno in un intervallo di una riunione esco e vedo Roma con il sole... un sogno! L’indomani mi dimetto”. Lavora per un anno con il marito (“la persona che amo di più al mondo”) nella piccola casa editrice di lui. Nel frattempo si dimette anche dal Pci. Quando Sergio Garavini diventa segretario del Prc la chiama per lavorare a Liberazione. Con Bertinotti diventa la direttora di quel giornale. Però viene rimossa in malo modo. Intanto l’avventura con il Prc finisce e lei che era bertinottiana segue Oliviero Diliberto, che, dice, “è la seconda persona al mondo che amo di più”. È la sua addetta stampa, la sua consigliera politica al ministero della Giustizia» (Maria Teresa Meli).
• «Hai visto, stronzo» apostrofò così il dissidente Fernando Rossi (ex Pdci) che mise in crisi il governo Prodi nel febbraio 2007.
• Criticata dalle compagne per la pelliccia (Loredana De Pretis, senatrice del gruppo Verdi-Pdci: «Essere di sinistra vuol dire non contraddire mai certi valori»), si difese minimizzando: «Solo un paio di colli».
• Durante la campagna elettorale 2008, dopo il lancio di uova e pomodori contro Giuliano Ferrara, a Bologna: «Hanno fatto bene. Mi auguro che capiti in tutte le piazze d’Italia».
• Sulla sconfitta elettorale: «La Sinistra l’Arcobaleno ha perso perché non è stata né carne né pesce».