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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Antonio Padellaro

• Roma 29 giugno 1946. Giornalista. Direttore de Il Fatto Quotidiano. In passato cronista parlamentare del Corriere della Sera, poi all’Espresso. Direttore dell’Unità dal 2005 al 2008. Il padre era direttore della proprietà letteraria alla presidenza del Consiglio.
• È uno dei tanti noti ex allievi dell’Istituto Massimiliano Massimo, la scuola dei padri gesuiti erede del Collegio romano fondato da Sant’Ignazio di Loyola nel 1550 e sfrattato dall’Italia Unita nel 1870 (vedi ROZZI Franco).
• «Ero un perdigiorno. Mi piaceva poco studiare e tanto andare in giro, divertirmi, stare con le ragazze. Mio padre era molto severo, diceva che ero un pelandrone e voleva che impiegassi meglio il mio tempo. Così chiese a Sergio Lepri, allora direttore dell’Ansa, di prendermi in prova. Però una laurea in Legge l’ho presa».
• «Ero rimasto diciannove anni al Corriere dove ero diventato capo della redazione romana. Alla fine la situazione era pesantissima. Era il momento di maggior successo del craxismo e i craxiani dicevano che il capo dell’ufficio romano non poteva essere un comunista. Non ho mai votato Pci in vita mia. Anzi, votai Craxi quando diventò segretario. Ma venivo visto come uno strano giornalista non rassicurante in un posto importante. Ero molto logorato. Quando Giovanni Valentini, direttore dell’Espresso, mi offrì il posto di vicedirettore, decisi di fare il salto nel vuoto. Lasciare dopo diciannove anni il Corriere è stato un trauma spaventoso. E a volte penso ancora che sia stata la più grande cazzata della mia vita» (da un’intervista di Claudio Sabelli Fioretti).
• Sposato, due figli.