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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Riz Ortolani

(Riziero) Pesaro (Pesaro e Urbino) 4 settembre 1931 – Roma, 23 gennaio 2014. Compositore. Noto soprattutto per le colonne sonore (tra l’altro quella del Sorpasso di Dino Risi). Da ultimo autore della musica e, con Ugo Chiti, del libretto di Il principe della gioventù, “opera-musical” basata su un famoso evento storico: la congiura dei Pazzi a Firenze (prima il 4 settembre 2007 alla Fenice di Venezia). «Scrivo temi, li lascio sedimentare, ci torno su e se non mi convincono li butto tenendo, magari, quelle due note che mi danno un’emozione».
• «Ha scritto per Damiano Damiani, Carlo Lizzani, Dino Risi, Gianni Amelio. È il compositore preferito di Pupi Avati, e ha scritto le musiche degli sceneggiati di Anton Giulio Majano che hanno fatto epoca (La cittadella, E le stelle stanno a guardare, La Freccia nera, David Copperfield)» (Alfredo d’Agnese).
• Primo grande successo il brano More, inserito nella colonna sonora di Mondo cane (1962) di Gualtiero Jacopetti e cantato dalla moglie Katyna Ranieri: «Ebbi una nomination per l’Oscar e Hollywood si accorse di me: la Mgm mi scritturò. È cominciato tutto lì. Oggi si contano 1500-1600 versioni di More. L’hanno inciso Duke Ellington, Dizzie Gillespie, Stan Kenton, Doris Day, Erroll Gardner, Frank Sinatra».
• «Al di là del cinema che ho molto amato e che mi ha dato la popolarità internazionale, qualcosina mi è capitato anche di dirigere... Berlino, Houston, Mexico, La Fenice di Venezia, La Filarmonica di Monte Carlo, il Regio di Torino, Rio de Janeiro» (ad Aura Delli Colli).
• «La musica che ho composto per Fratello sole, sorella luna mi ha dato e mi continua a dare grandi soddisfazioni: ancora oggi se entro in una chiesa e stanno intonando la mia canzone mi emoziono. Ed è bellissimo sapere che le parole e la musica che ho scritto ispirandomi alle laude del Duecento vengono ancora insegnate ai bambini sin dall’asilo».
• «Per i giovani che non erano nati ai tempi di Mondo cane e della canzone “More”, che non avevano mai ascoltato una delle oltre cento versioni di “Forget domani” (dal film Una Rolls-Royce gialla, 1964), il nome di Riz Ortolani è diventato un oggetto di culto da quando Quentin Tarantino, prima in Kill Bill 1 e 2 e, più di recente, in Django Unchained, ha usato la musica scritta dal maestro di Pesaro per il western di Tonino Valerii, I giorni dell’ira del 1967. Il suono secco della chitarra elettrica scandito da stacchi drammatici, il motivo che finalmente si apre con tutta l’orchestra, un esempio perfetto di un lavoro musicale che arricchiva e dava il colore a tutto il film» (Ranieri Polese) [Cds 24/1/2014].
• «Arrangiatore molto sofisticato, ha saputo ben coagulare l’impatto tra archi e fiati, valorizzando al meglio le possibilità di virtuosismo delle due sezioni» (Il dizionario della canzone italiana).