31 maggio 2012
Tags : Massimo Onofri
Biografia di Massimo Onofri
• Viterbo 13 settembre 1961. Critico letterario. Fra i suoi scritti: Ingrati maestri (Theoria 1995), Il canone letterario (Laterza 2001), Il secolo plurale (Zanichelli 2001), Sciascia (Einaudi 2002 ), Sensi vietati. Diario pubblico e contromano Gaffi 2006), La ragione in contumacia (Donzelli 2007), Recensire. Istruzioni per l’uso (Donzelli 2008), Il suicidio del socialismo. Inchiesta su Pellizza da Volpedo (Donzelli 2009), L’epopea infranta. Retorica e antiretorica per Garibaldi (Medusa 2011). «Voglio leggere libri che facciano soffrire, che mi costringano a mettermi in discussione, il piacevole mi annoia».
• «Ingrati maestri mise in subbuglio la critica italiana, creando malumori e scandali. Massimo Onofri aveva allora poco più di trent’anni e già osava sfidare i mostri sacri della critica italiana, da Contini a Segre, passando per Eco, Sanguineti e Citati, rivalutando figure isolate esterne alle “attrezzatissime officine” dei formalismi, alle “semiopatie”, alle “culturologie”, eccetera eccetera. Ne veniva fuori un Novecento insolito, che partiva da Borgese e arrivava, attraverso varie strade, a Debenedetti, Baldacci, Mengaldo, Garboli, fino ad alcuni giovanissimi. Oggi Onofri insegna Critica letteraria all’Università di Sassari, dove sta allevando un gruppo di critici militanti» (Paolo Di Stefano).
• «Chi pensa a Massimo Onofri soltanto come critico letterario, attivissimo recensore di romanzi nonché teorico della recensione, dovrà correggere e integrare quest’idea. Da qualche tempo ho l’impressione che a Onofri la critica letteraria non basti più, che gli sia venuta un po’ a noia e si senta spinto a usare strumenti letterari per compiere spericolate incursioni dentro i miti più potenti e longevi della storia italiana» (Alfonso Berardinelli) [Cds 28/08/2011].